LaC Salute, quando i tatuaggi arrivano ai linfonodi

VIDEO | L'esperienza del direttore della Struttura complessa di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro Francesco Abbonante ospite della rubrica LaC Salute condotta da Rossella Galati

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di Redazione
21 novembre 2018
20:34

E' una moda che proviene dall'America, riconosciuta ormai come una vera e propria forma d’arte. I tatuaggi da sempre sono un mezzo per esprimere emozioni e rendere indelebili momenti unici. In media un giovane adulto su tre possiede almeno un tatuaggio, molti ne hanno anche diversi e c’è anche chi ha scelto di tatuare il proprio corpo per intero. Ma siamo davvero certi di conoscere tutti i rischi che ruotano intorno ad aghi ed inchiostro?

Dove va a finire l'inchiostro?

Quello che sicuramente bisogna sapere è che l'inchiostro dei tatuaggi può oltrepassare la pelle, penetrare nel sangue e raggiungere i linfonodi, aprendo così una nuova questione di sicurezza per la nostra salute. Significativo in tal senso è stato un episodio reso noto dal direttore della Struttura complessa di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro Francesco Abbonante che, ospite dell'ultima puntata di LaC Salute, in onda ogni mercoledì e venerdì alle 13.30 e alle 20.00 su LaC tv, racconta: «E' una esperienza che ho vissuto come chirurgo operando un giovane ragazzo di ernia inguinale. Nel corso dell'intervento mi sono reso conto che c'era un linfonodo che aveva un colore particolare, scuro, nero. E questo per gli addetti ai lavori è un brutto segno. Ci si può trovare di fronte ad una patologia talvolta mortale che è il melanoma. Angosciato da questo pensiero, trattandosi di un ventenne, mi premurai di prelevare il linfonodo per fare un esame istologico e in più andai a cercare negli arti inferiori, sui piedi, tra le dita, sulle gambe, fino alle cosce e al perineo, un neo che potesse essere causa, con la degenerazione, di questa patologia. Nell'andare a fare una esplorazione sistemica della parte inferiore del corpo, mi resi conto invece che il ragazzo aveva un grande tatuaggio che ha determinò la migrazione del colorante, attraverso le vie linfatiche, raggiungendo la stazione linfonodale. L'esame istologico confermò per fortuna che si trattava di un accumulo di inchiostro».


«Problemi non ancora precisati»

E' bene dunque che chi decide di tatuare il proprio corpo sappia che c'è il rischio che il colorante utilizzato possa migrare e che possa quindi creare dei problemi. «Problemi ancora non precisati - chiarisce lo specialista - ma è certo che il colorante non rimane in sede di inoculazione.  «Siamo nell'epoca del consenso informato - sottolinea Abbonante - e i giovani hanno il diritto dovere di comprendere prima quali possono essere gli eventuali rischi». L'esperienza del direttore della Struttura complessa di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, che risale al 2015, è stata successivamente confermata dallo studio di una università tedesca nel 2017 che traeva le stesse conclusioni: i pigmenti e gli altri elementi che formano l'inchiostro dei tatuaggi viaggiano nel corpo umano sotto forma di nano e micro particelle, fino a raggiungere i linfonodi, dove si depositano. «Non voglio creare allarmismi né sono contro i tatuaggi - aggiunge - ma è giusto segnalare, far sapere quali sono i rischi». Rischi che possono aggravarsi nel caso in cui ci si rivolge a tatuatori non professionisti che utilizzano strumenti non adeguati o prodotti non conformi. Per questo, nel corso della rubrica curata da Rossella Galati, interessante è stato anche il contributo del tatuatore Nicola Comito che ha sottolineato la necessità di utilizzare aghi sterili e monouso e colori certificati dalla Comunità Europea. 

 

Ecco la puntata:

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