Donazione di organi, la Calabria fanalino di coda

Aned ha investito del problema il presidente della Conferenza episcopale Calabria, il quale ha inviato una lettera di sensibilizzazione ai parroci
di L. C.
9 ottobre 2017
14:31

“La recente sessione autunnale della Conferenza Episcopale Calabra ha esaminato la problematica della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto, sottoposta dall’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi eTrapianto) all’attenzione dei vescovi, ha espresso vicinanza per l’attività svolta dall’associazione sulla tematica, incaricando monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro Squillace e Presidente della Conferenza Episcopale, ad inviare una lettera di sensibilizzazione ai parroci calabresi”. Lo scrive in una nota, Antonio Montuoro, segretario del comitato Aned della Calabria.

 


Donazione in Italia

“L’Italia dei trapianti racconta di un primo semestre del 2017 sicuramente positivo. Secondo i dati forniti dal sistema informativo trapianti sono in aumento il numero di donatori di organi e tessuti (da 1.268 nel 2016 a 1.518) e numero di trapiantati (da 3.411 nel 2016 a 3.809 con un incremento dell’11,7%), mentre diminuiscono le opposizioni alla donazione (dal 32,8% nel 2016 al 27,7%). Ma nonostante questi numeri straordinari, la differenza tra nord e sud rimane ancora evidente”.

 

Donazione in Calabria

“Nella nostra meravigliosa terra di Calabria, così ricca di storia millenaria e cultura, di donne e uomini dal cuore aperto, dotati di grandi doti umane e cristiane che si esprimono in tante realtà associative attraverso valori alti come la tensione al bene, il civismo e la solidarietà, i dati pubblicati dal centro regionale trapianti sono sconfortanti: la nostra regione è all’utimo posto tra le regioni italiane per numero di donatori e ai primi posti per numero di opposizioni. A determinare questa situazione concorrono sicuramente diversi fattori: dalle evidenti carenze organizzative nel sistema trapianti, alla confusione e disinformazione sul tema dell’accertamento di morte con criteri neurologici, ai retaggi culturali, alle convinzioni personali che vanno rispettate”.

 

La sensibilizzazione

In considerazione di ciò, l’Aned Calabria sta aumentando il suo impegno nella direzione di una sensibilizzazione di vari strati della popolazione, portando avanti una campagna di informazione per spiegare ai cittadini che la cultura della donazione è parte integrante e fattore fondamentale di un’autentica pratica della solidarietà, di un’etica civile altruistica. In questa direzione la decisione della conferenza episcopale Calabra può svolgere un ruolo fondamentale. A nome di tutti gli associati e di tutti coloro che in Calabria attendono un trapianto per sopravvivere o migliorare le condizioni di vita, Montuoro ha scritto una lettera di riconoscenza a monignor Bertolone ed a tutti i vescovi calabresi per la grande disponibilità e sensibilità dimostrata verso una problematica sociale di grande rilievo, essendo veramente importante diffondere la cultura della donazione come gesto di amore e carità verso il prossimo che soffre.

 

l.c.

Giornalista
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