Ferie e carenze d'organico, l'ennesima estate nera per l'ospedale Pugliese - VIDEO

Si attende con impazienza l'espletamento del concorso per il reperimento di quattro medici al pronto soccorso del nosocomio di Catanzaro per tentare di coprire i vuoti lasciati da una decina di professionisti posti in quiescenza nel corso degli anni

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di Luana  Costa
2 giugno 2018
13:44
La situazione del Pronto soccorso lo scorso anno
La situazione del Pronto soccorso lo scorso anno

I mesi estivi rappresenteranno l’ennesimo banco di prova per un pronto soccorso in cui operatori e medici scarseggiano. Nell’unità operativa di Emergenza Urgenza dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro si guarda ai mesi più caldi con incertezza e con una certa dose di preoccupazione. È infatti questo il periodo dell’anno più complicato per un reparto che ormai da anni sopravvive in un costante stato di sovraffollamento.

 


A partire dal prossimo mese si dovranno iniziare a concedere le ferie ai dipendenti e l’organico già ridotto all’osso non potrebbe più essere sufficiente a garantire i normali livelli di assistenza. Non è solo una questione di spazi, a cui i vertici aziendali stanno cercando di mettere mano attraverso l’istituzione di una nuova struttura - l’osservazione breve intensiva - che consentirà di recuperare almeno una decina di posti letto da destinare ai pazienti in fase di stabilizzazione e che dovrebbe essere pronto per luglio. A impensierire il primario dell’unità operativa, Giuseppe Masciari, è piuttosto l’esiguità di personale che rischia di mettere alle corde l’intero reparto durante l’estate.

 

Si attende con impazienza l’espletamento dei concorsi per il reperimento di quattro medici che andrebbero parzialmente a coprire il vuoto in organico lasciato da dieci medici posti in quiescenza negli ultimi anni. Una boccata d’ossigeno per il pronto soccorso ma anche per il reparto di Emergenza Urgenza a tal punto a corto di specialisti da non poter erogare determinate tipologie di cure. Ma l’arrivo dell’estate comporterà anche una corposa sforbiciata di posti letto negli altri reparti dell’ospedale. La logica sottesa è quella di ridurre le attività assistenziali per poter autorizzare le ferie estive ai dipendenti. L’operazione produrrà però un effetto a catena ripercuotendosi sul pronto soccorso dove si accalcheranno frotte di pazienti in cerca di cure e assistenza.

 

 

Luana Costa

 

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