«Le ambulanze del 118 in Calabria?. Nuove di zecca giacciono nei garage delle Asp»

VIDEO | A denunciare l’ennesimo spreco della sanità regionale Francesco Spadafora, tra i vincitori del bando per autisti del 118, e Giuseppe Brogni, dirigente Ugl Cosenza, ospiti a Pubblica Piazza: «Andremo da Gratteri»

di Redazione
6 febbraio 2019
19:55
Ambulanze in un garage
Ambulanze in un garage

Una carenza cronica che in realtà non trova fondamento. Le ambulanze del 118 in Calabria ci sono, ma non sono mai state utilizzate e giacciono nei garage delle Asp di appartenenza. È quanto denunciato nel corso dell’ultima puntata di Pubblica Piazza, il programma di LaC Tv condotto da Pasquale Motta, che oggi si è occupato proprio del concorso per autisti del 118.

Ospiti in studio Francesco Spadafora, tra i vincitori del bando, e Giuseppe Brogni, dirigente Ugl Cosenza, i quali hanno segnalato l’ennesimo paradosso della sanità calabrese, con particolare riferimento a Vibo Valentia e Cosenza: «La postazione del 118 di Serra San Bruno – spiega Spadafora - attualmente è gestita non con l’ambulanza, ma con l’automedica, su cui viaggiano infermiere e medico, senza autista, per cui bisogna rivolgersi ai privati, con un costo maggiore per l’Azienda sanitaria. Il problema è che a Vibo le ambulanze ci sono, sono nuove e non sono state mai utilizzate», denuncia l’autista.



Stesso discorso per Cosenza: «Qui abbiamo due postazioni, Lungro e Cariati, da anni in mano ai privati a 500 euro al giorno, una cifra che, calcolatrice alla mano, supera il milione di euro all’anno. Nel parco macchine dell’Asp di Cosenza ci sono le ambulanze nuove con la scritta Lungro e Cariati. Perché non vengono utilizzate?», chiede Spadafora, al quale fa eco Brogni: «Quei mezzi tra poco saranno inutilizzabili perché obsoleti, ma noi abbiamo denunciato anche alla Procura tutto quello che stiamo dicendo qui».

L’attenzione si è poi spostata sulle graduatorie, in considerazione del recente pronunciamento del Tar di Catanzaro che ha accolto il ricorso sul concorso di Vibo, costringendo la locale azienda sanitaria ad assumere dalla graduatoria già aperta: «A febbraio 2016 – spiega Spadafora – l’Asp di Crotone bandisce il concorso, a dicembre 2017 viene pubblicata la graduatoria da cui la locale azienda prende i  primi 8. Subito dopo Catanzaro attinge da quella graduatoria, un provvedimento che ne conferma la valenza regionale. Da allora si è avuto uno stop allo scorrimento della graduatoria nonostante la grande carenza di autisti e l’utilizzo dei privati a 600 euro al giorno. E le Asp continuano a bandire concorsi, quando gli elenchi sono già pronti».

Altra anomalia segnalata dagli ospiti in studio è stata quella riguardante l’Asp di Reggio: «Nei giorni scorsi l’azienda ha inviato le cartoline per chiedere ai nove in graduatoria se fossero pronti a prendere servizio, ma dopo qualche ora c’è stata una marcia indietro per errori burocratici. La conseguenza di tutto ciò è che queste nove persone attualmente sono fuori dalla graduatoria e non potranno lavorare se questa si scorresse».

Una situazione che, assicurano gli ospiti in studio, non terminerà con la presenza al programma: «Continueremo a denunciare ogni cosa per ristabilire giustizia. I prossimi passi sono il procuratore Gratteri e il neo commissario alla Sanità Cotticelli», hanno concluso.

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