Trasporti

Uber in Calabria, Occhiuto: «Presto nuove auto a prezzi più bassi, ma l’importante è aver aperto un mercato»

Il presidente ammette piccoli disguidi nell'avvio del servizio che verrà potenziato. Sul mercato però ci sono licenze Ncc che i giovani calabresi potranno sfruttare come occasioni di lavoro

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di Massimo Clausi
4 agosto 2024
16:30

270 milioni per migliorare le infrastrutture aeroportuali; la presa in carico da parte della Regione, in luogo dei vettori, della tassa sui passeggeri da 6,50 euro; sovvenzioni alle compagnie low cost. Sono le principali azioni messe in campo dalla giunta Occhiuto per migliorare l’incoming turistico in Calabria. Ma il problema non riguarda solo gli spostamenti verso la Calabria, ma soprattutto la mobilità interna nella nostra regione, come sa chiunque arrivi all’aeroporto di Lamezia Terme. Un problema reso ancora più complicato se si considera lo stato del Tpl locale e il numero ridotto di tassisti in regione.

Per questo la giunta Occhiuto ha varato l’accordo con Uber, il famoso servizio su prenotazione con il quale tramite app c’è la possibilità di avere informazioni sull’autista. E, ancora il modello dell’auto e conoscere il prezzo della corsa in anticipo, dividere il costo della corsa, visualizzare il percorso del proprio spostamento.


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Il servizio è partito in giugno, con circa una cinquantina di operatori, ma sta mostrando i primi limiti. Il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, ad esempio, ha messo su Instagram una storia in cui, arrivato a Lamezia, non era riuscito a trovare nessun auto disponibile con il servizio e alla fine aveva avuto la fortuna di trovare un passaggio fino a casa. «Spero che i calabresi siano fortunati come me», aveva concluso ironicamente il video.

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Roberto Occhiuto non si nasconde dietro un dito e continua a rivendicare l’accordo con la multinazionale come «dimostrazione del fatto che uno quando l’autonomia se la vuole prendere se la prende, come nel caso dei medici cubani, della tassa sui passeggeri, sugli Ncc». Su quest’ultimo punto ha ingaggiato anche una battaglia legale contro il Governo, che aveva impugnato la legge regionale che rilasciava 300 licenze Ncc, trovando però il nulla osta della Corte Costituzionale.

Questo non significa che tutto vada al meglio. Le critiche vertono su due punti: le tariffe, giudicate troppo alte, e la scarsità di mezzi disponibili. «In Calabria - ci ha spiegato Occhiuto - per ora c’è solo Uber X che è quella più cara perché sono partiti prendendo operatori calabresi e macchine di grossa cilindrata. Ora arriveranno altre macchine, credo dalla Spagna, più piccole per avviare Uber cheap per così dire. Quando si avvia un nuovo mercato è chiaro che ci sono delle inefficienze nella fase iniziale, ma è anche questo un investimento. L’alternativa è stare come eravamo prima con pochi tassisti e tanti turisti che rispetto agli altri anni stanno arrivando per via di queste nuove rotte che negli altri anni una volta arrivati negli aeroporti poi non sapevano come spostarsi».

Resta quindi più che valida la filosofia di fondo del progetto: «A me interessava aprire il mercato perché se c’è l’apertura del mercato molti giovani calabresi potranno avere licenze Ncc e scegliere se stare sotto Uber o offrire il servizio in altra forma».

In effetti va sottolineato che la Regione ha abilitato 300 licenze Ncc (noleggio con conducente). Uber per ora ne ha utilizzato una cinquantina, effettivamente poche per tutto il territorio regionale, Presto ne incrementerà, ma restano sul mercato tante altre licenze che possono costituire occasioni di lavoro per i giovani calabresi e un miglioramento dei servizi turistici per la regione. 

Giornalista
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