Trasporti, la Calabria Est ancora una volta tagliata fuori dai fondi statali

Il Programma “Connettere l’Italia” non prevede stanziamenti per la Statale 106 (Sibari-Crotone). Pugliese (Basta vittime 106) chiede l’intervento dei parlamentari calabresi
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di Marco  Lefosse
26 aprile 2018
15:29

La Sibaritide ancora una volta è tagliata fuori dalle strategie d’investimento per la mobilità ed il trasporto nazionali. È quanto emerge dal programma “Connettere l’Italia”, il piano varato dal Ministro delle Infrastrutture Graziano del Rio, presentato nei giorni scorsi a Roma, e che è pronto ad essere allegato al Documento di economia e finanza che il governo dovrebbe approvare nelle prossime ore.

"Ci sono 43miliardi per le grandi opere del sud"

Sul piatto del Ministro ci sono 140 miliardi di euro di investimento che sono destinati a porti, strade e ferrovie di cui solo 43 miliardi al Sud. Tra le più importanti opere finanziate nel Meridione ci sono le metropolitane di Napoli e Catania; c’è la piattaforma logistica e ferroviaria per il porto di Taranto; l’ammodernamento dell’A2 Napoli-Reggio Calabria che diventerà un’autostrada intelligente con l’impiego di nuove tecnologie; c’è un non meglio specificato investimento per il Porto di Gioia Tauro.


Zero euro per la dorsale ionica calabrese

Paniere vuoto, invece, per la dorsale ionica. Laddove esistono ataviche questioni legate proprio alla mobilità e ai trasporti ed in quella Calabria Est dove gravitano gli interessi di ben tre dei cinque capoluoghi di provincia calabresi (Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria) nonché la nuova città Corigliano-Rossano (la terza della Calabria) il Governo ha deciso di non intervenire.

Pugliese: la deputazione calabrese punti i piedi per un correttivo

«Abbiamo scelto di fare e completare solo le opere utili, concentrando le risorse e lavorando per una mobilità più sostenibile e sicura». ha detto Del rio introducendo il programma al Def. Parole che suonano come uno sfottò all’Associazione Basta Vittime sulla SS106, da anni impegnata per richiamare lo Stato e i Governi alle loro responsabilità sulle condizioni da terzo mondo in cui vegeta la “strada della morte”. «È evidente – ha detto nei giorni scorsi il presidente dell’Associazione, Fabio Pugliese, ai microfoni de LaC – che c’è una contraddizione politica di fondo. A breve, infatti, verrà approvato nel Documento di economia e finanza (DEF) un programma di infrastrutture varato da un Ministro politico e non tecnico che al momento dovrebbe dirigere un dicastero solo in forma transitoria e, invece, assume decisioni importanti che, nel caso della Statale 106 penalizzano le popolazioni e i territori della Calabria Est. Faccio appello, allora, alla folta delegazione di deputati calabresi affinché puntino i piedi, diano un segnale di coerenza e chiedano un correttivo concreto alle misure previste dal programma di Del Rio».

Restano fuori dai finanziamenti anche la ferrovia ionica, il porto di Corigliano-Rossano e l'aeroporto di Crotone

Tra le opere, cosiddette strategiche e che il Governo reputa essenziali per riequilibrare il diritto alla mobilità, non manca solo l’ammodernamento dei megalotti 8 e 9 della Statale 106 (tratto Sibari-Crotone); ma vengono esclusi anche il potenziamento del porto di Corigliano-Rossano, nonostante la struttura sia stata inserita nel piano della ZES; gli investimenti per l’alta velocità ferroviaria del corridoio Bari-Taranto-Sibari; fuori anche gli investimenti per il potenziamento dell’aeroporto di Crotone e del nuovo aeroporto della Sibaritide.

 

Insomma, un vuoto abissale di servizi che non è passato inosservato ai cittadini e che, a questo punto, chiedono l’intervento decisivo delle istituzioni regionali e della folta delegazione parlamentare calabrese.

Giornalista
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