Il cortocircuito

L’ex ad Anas Simonini è ancora commissario straordinario della statale 106: al suo posto potrebbe andare Caporaso

Da manager nominato dal Governo, munito di cartellino da visitatore, l’ex Ad ha accesso al quartiere generale di Anas per quello che in molti definiscono un cortocircuito da scollegare. Gli strali di Stasi dopo Alecci: «Mi auguro sia sostituito»

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di Luca Latella
9 ottobre 2024
08:10

Tra imbarazzi della politica che governa le infrastrutture e quelli che trapelano dai corridoi romani di Anas, c'è qualche problema da risolvere. Le ricadute raggiungeranno la Calabria molto presto, interessata indirettamente dalla nomina del nuovo management nazionale dell'ente stradale, ormai scaduto, e molto più direttamente dalla querelle montata attorno alla figura del commissario straordinario, nominato dal governo, sulla statale 106. Quel manager, insomma, che espleta le attività di programmazione, approvazione dei progetti, affidamento ed esecuzione degli interventi da attuare. 
Ad oggi questa figura è incarnata da Massimo Simonini, nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministero delle Infrastrutture, il 18 aprile 2021, ma finito in un’inchiesta giudiziaria e, nei giorni scorsi, licenziato da Anas.
Da commissario governativo, munito di cartellino da visitatore, Simonini ha accesso al quartiere generale di Anas per quello che in molti definiscono un cortocircuito da scollegare, ed ecco perché in questi giorni si starebbero facendo sempre più pressanti le voci sulla nomina di un nuovo commissario, al momento anche ad interim.
Su Simonini, peraltro, sono finiti anche gli strali di Flavio Stasi. Il sindaco di Corigliano Rossano, nel corso del suo intervento alla Festa dell’Unità organizzata dal Pd, da amministratore interessato in primissima persona all’infrastruttura, la cui nuova tratta Sibari-Rossano attraverserà la città che governa, ha menzionato il manager, contestandone il modus operandi.

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Stasi: «Mi auguro che Simonini non rimanga commissario»

«Non so se Simonini sarà ancora il commissario della ss106, mi auguro di no, e non per l’inchiesta giudiziaria che non mi appassiona affatto, ma perché – ha detto Stasi in piazza – in tutti questi anni non ha portato a compimento importanti investimenti previsti sul territorio. Un bravo commissario, piuttosto che sentirsi “superiore” avrebbe perso meno tempo considerando il parere del Comune. Ed anche se ci fosse stata un’intermediazione col territorio, probabilmente chi ha presentato ricorso per via degli espropri, appellandosi al Presidente della Repubblica (il che potrebbe produrre dei ritardi sul cronoprogramma relativo al rifacimento della tratta Sibari-Rossano, i cui lavori dovrebbero iniziare nella primavera prossima, ndr), forse non lo avrebbe fatto».
Come il consigliere regionale Ernesto Alecci, in sostanza, il sindaco di Corigliano Rossano ha chiesto l’avvicendamento di Simonini.


Caporaso tra i papabili

Da qualche tempo, quindi, a proposito di papabili successori all’attuale commissario per l’intera infrastruttura si stanno ventilando alcune ipotesi, ma ovviamente nel campo delle indiscrezioni.
Dal campo base del terzo megalotto della statale 106 – la tratta Sibari-Roseto Capo Spulico in fase di ultimazione – insediato quattro anni a Villapiana, nulla trapela ma spifferi romani ipotizzano che – quantomeno ad interim – per snellire le procedure burocratiche, possa essere nominato Francesco Caporaso, attuale responsabile della struttura territoriale Calabria e già commissario straordinario nominato dal governo per la Trasversale delle Serre.

 

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