Scioglimento Comune di Lamezia, Mcl: «Battaglia nelle sedi giudiziarie»

Il Movimento cristiano lavoratori sulle decisioni del Consiglio dei ministri: «La mafia esiste, ma Lamezia non potrà mai essere additata come città mafiosa»
23 novembre 2017
12:23

«La fiammella della speranza, si è definitivamente spenta nel pomeriggio di ieri 22 novembre 2017, allorquando il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme per infiltrazioni mafiose. Entreremo nel merito nel momento in cui verranno rese note le motivazioni». Queste le parole del Movimento cristiano lavoratori, contenute in una nota a firma del presidente regionale Vincenzo Massara.

 


«Il sindaco Paolo Mascaro, persona di specchiata moralità, doverosamente porterà avanti la battaglia nelle sedi giudiziarie opportune, ed è bene che lo faccia. Un dato però è certo. La mafia a Lamezia Terme esiste, ma Lamezia non potrà mai essere additata come città mafiosa. Esiste una grande Lamezia laboriosa e onesta, che vive quotidianamente la legalità senza proclami, senza guadagnare le prime pagine dei giornali. Questa Lamezia si deve svegliare dal torpore, prendere in mano il proprio destino diventare protagonista del proprio futuro abbandonando il ruolo di stanche comparse.

Bisogna far sì che si avvii un nuovo percorso sociale, per ognuno di noi, per i nostri giovani e per questa nostra splendida e martoriata terra. Una storia nuova, fatta di passione, di impegno, di voglia di esserci, di costruire. Una storia di donne e uomini che non vivono e non vogliono vivere di rassegnazione. La Città oggi più che mai ha bisogno di una corale assunzione di responsabilità,  non di campagne elettorali. Bisogna collaborare, tutti insieme, affinchè si possa restituire a Lamezia Terme la dignità e l’autorevolezza che merita».

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