Scandale al voto: ecco i due candidati a sindaco

Si tratta di Antonio Barberio con Adesso! Scandale, e Fabio Brescia con Noi per Scandale; entrambi i candidati hanno un passato alla guida del paese del crotonese.
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di Giuseppe Laratta
26 maggio 2018
14:54

Si avvicina la tornata elettorale del 10 giugno prossimo. In provincia di Crotone sono quattro i comuni al voto: Cerenzia, Petilia Policastro, Savelli, e Scandale. In quest'ultimo sono due i candidati alla guida del paese e sono Antonio Barberio con Adesso! Scandale, e Fabio Brescia con Noi per Scandale. Entrambi gli schieramenti hanno candidato al consiglio comunale dodici candidati; entrambi i candidati hanno ricoperto in passato la carica di primo cittadino.

 


«Non esistono ricette magiche – ha dichiarato Barberio ai nostri microfoni - c'è bisogno di grande impegno e passione per riorganizzare la macchina amministrativa, per cercare di risolvere i problemi più urgenti del paese, e che riguardano le infrastrutture, la viabilità, le scuole, che riguardano un po' tutto quella che è l'organizzazione di una piccola comunità come la nostra. Bisogna utilizzare l'esperienza, un gruppo di giovani che ha deciso di impegnarsi per cambiare il nostro paese, poiché la situazione è veramente molto grave. Finora la campagna elettorale è stata molto tranquilla: Scandale è un paese molto democratico dove c'è sempre stato un confronto in alcuni casi aspro, ma tutto sommato civile».

 

Ci si avvia, dunque, al rush finale degli ultimi giorni prima del voto: «dobbiamo andare casa per casa a chiedere il voto – conclude il candidato Barberio – e spiegare quali sono le ragioni del nostro impegno, perchè mi sono candidato nuovamente dopo 18 anni, e spiegare quali sono le nostre idee. Dobbiamo pensare al futuro del paese, a come dargli una mano. In questi ultimi anni Scandale ha avuto opportunità serie che non sono state adeguatamente sfruttate, tipo la realizzazione dell'impianto della Centrale della Filiera Energetica, nata nel nostro comune al confine con Crotone, che doveva essere un'opportunità di sviluppo e crescita per il paese. Ormai è acqua passata, dobbiamo pensare al futuro, trovando nuove opportunità, sia per la crescita occupazionale, per i problemi infrastrutturali, cercando di governare un paese piccolo di 3000 abitanti che deve in qualche modo trovare una nuova pagina e andare avanti».

 

«Ho fatto il sindaco per 10 anni – ha dichiarato il candidato Fabio Brescia – erano altri tempi, ora bisogna ripartire da una situazione nuova. Ho in mente alcune cose da fare: innanzitutto rimettere a posto gli uffici e il personale attraverso la stabilizzazione degli Lsu-Lpu. Per quanto riguarda lo sviluppo, bisogna perseguire un accordo con il Comune di Crotone per quanto riguarda l'area industriale: credo che sia il modo giusto per affrontare un momento di crisi che attanaglia sia il territorio nazionale, sia in particolar modo quello calabrese. Infine attivarsi verso i finanziamenti europei e nazionali».

«Sono stato sindaco dal 2001 al 2011 – continua Brescia - poi mi sono allontanato perchè ritenevo e ritengo che un amministratore che fa per dieci anni il sindaco debba un po' mettersi da parte. In questi anni è mancato lo sviluppo, l'industrializzazione, lo sviluppo dell'agricoltura; per il settore industriale stiamo puntando molto al rilancio su Corazzo di un'area di trasformazione di prodotti tipici agricoli con alcune aziende del nord. Però, bisogna lavorare con i fatti, le parole lasciano il tempo che trovano».

 

Dunque, un'attività alla guida del paese per dieci anni e adesso una nuova avventura politica: «mi ha spinto un gruppo di amici dopo sette anni di lontananza a riaccettare la sfida da un lato – conclude il candidato Fabio Brescia - dall'altro la convinzione di poter dare ancora molto, anche se è un'avventura e un sacrificio sia per me che per l'altro candidato, perchè incide molto sui fattore famigliari e sulla vita di tutti i giorni. Credo, e sono convinto, che si possa affrontare la crisi, si può aiutare la popolazione, specialmente le fasce più deboli come i diversamente abili e gli anziani, ma anche i giovani. Bisogna affrontare una sfida culturale con loro, con un confronto diretto, aperto, sincero, affrontando i problemi seri».

Giornalista
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