Intimidazioni a Scandale, il sindaco Pingitore lascia: «Mi sento solo» -VIDEO

«Per il momento è un addio»: una dichiarazione molto forte che fa capire i motivi che lo hanno spinto a non ricandidarsi
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di Giuseppe Laratta
8 maggio 2018
14:13

E' un addio amaro quello che il sindaco di Scandale, comune nel crotonese, Iginio Pingitore ha fatto alla politica; lo ha voluto fare con un comizio davanti ai suoi concittadini in piazza Oberdan, ribadendo le motivazioni che lo hanno spinto a non ricandidarsi alle prossime comunali di giugno, ma anche facendo un excursus degli ultimi 5 anni di governo.

 


«Per il momento è un addio – ha dichiarato ai nostri microfoni – sono momenti particolari quelli che sto attraversando, soprattutto in questi ultimi giorni, ed è stata un scelta sofferta quella di non presentare la candidatura. L'unica cosa che mi tranquillizza è quella di ritornare dalla mia famiglia e dal mio lavoro che non ho mai abbandonato». Il messaggio che Pingitore lancia ai concittadini è molto chiaro: «non vedo una società civile che si dia da fare, non vedo le persone perbene dare il loro contributo e dare una svolta alla politica. Tutto tace ed è fermo. Ecco perchè, per il momento, voglio salutare la politica; se fatta così, e nessuno dà una mano, dobbiamo lasciare. O c'è una presa di coscienza da parte di tutti, oppure ce ne dobbiamo andare». Come si ricorderà, Pingitore e alcuni membri della sua lista sono stati destinatari di messaggi intimidatori che li hanno spinti a mollare e a non presentare la lista alla prossima tornata elettorale.

Il primo cittadino scandalese ha anche un pensiero per chi verrà dopo di lui ad amministrare il paese: «deve prendere coscienza di questi fatti – continua – deve cambiare il modo di fare politica perchè quella adottata in questi anni sta rovinando non solo una regione, ma anche l'Italia intera. Ognuno faccia qualcosa per questo territorio. Mi sento solo, lo hanno fatto anche in questi ultimi cinque anni, soprattutto nelle tematiche che riguardavano l'intera comunità o quando ho subìto delle intimidazioni. Ringrazio solo quelli che mi sono stati vicini, la mia famiglia e qualche amico».

Giornalista
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