Sanità, stop ai decreti Scura: ‘È ora che cambi registro’ VIDEO

Non si ferma l’ondata di polemiche attorno al commissario della sanità calabrese, costretto a cancellare il decreto 78 relativo alle strutture ambulatoriali accreditate. L’Anisap Calabria: ‘La Regione ci ha dato ragione’
di Redazione
4 settembre 2015
10:34

Nuova battuta d’arresto per il commissario della sanità calabrese, Massimo Scura, costretto dalla Regione – così come riporta il Quotidiano della Calabria - a cancellare il decreto 78 sullo schema tipo di contratto con le strutture ambulatoriali accreditate.
Tre sono i laboratori di analisi (Borzì, Caliò e Centrodiagnostico S. Antonio) che avevano presentato un ricorso al Tar costringendo di fatto i magistrati a sospendere l'efficacia del decreto in attesa del merito.

 


Ieri nel giorno della Camera di Consiglio la Regione ha trasmesso un nuovo decreto numero 92, completamente sostituivo del precedente, ritirato in autotutela, con cui non solo la Regione viene incontro ai rilievi delle strutture accreditate ma anche a quelle del tavolo di verifica ministeriale. Prevista un'udienza di merito solo ai fini della regolamentazione delle spese che potrebbe vedere la Regione soccombente.

 

Ma il presidente di Anisap Calabria, l'associazione che rappresenta una parte considerevole dei laboratori di analisi e specialistica, annuncia che darà battaglia: ‘La Regione ha riconosciuto che avevamo ragione. Senza un preventivo confronto con le parti interessate, anche in Calabria, non è possibile governare la sanità. È' ora che Scura cambi registro o rassegni le dimissioni’.

 

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