Catanzaro, rifiuti ospedalieri nei bidoni della differenziata

La consigliera comunale Manuela Costanzo ha puntato il dito contro la responsabile aziendale che non avrebbe vigilato
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di L. C.
24 maggio 2018
15:21

«Ho appreso che l’amministrazione comunale si è trovata costretta a diffidare l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio a seguito dell’impossibilità da parte degli operatori addetti alla raccolta della differenziata di ritirare i carrellati a causa del non corretto conferimento di rifiuti provenienti dal presidio sanitario». Lo scrive in una nota la consigliera comunale di Catanzaro, Manuela Costanzo, secondo la quale non si tratterebbe «di un episodio isolato, poiché più volte la ditta incaricata del servizio ha segnalato la presenza di rifiuti di tipo ospedaliero nei cassonetti della differenziata».

 


«È evidente – prosegue la nota - che da parte del Pugliese-Ciaccio sia mancato l’adeguato controllo nelle operazioni di smistamento e corretto conferimento dei rifiuti. Un dirigente medico di presidio ha, quindi, inviato un richiamo a garantire la corretta raccolta differenziata in tutti i reparti, sebbene la responsabilità del controllo spetti ad una dipendente titolare di posizione organizzativa per l’Unità di Igiene, appositamente retribuita, che non ha svolto in maniera efficiente il proprio ruolo».

 

Alla luce di quanto esposto, la Costanzo ha voluto cogliere l’occasione per «sottolineare i dubbi su come siano stati conferiti gli incarichi di posizione organizzativa nell’azienda Pugliese-Ciaccio. Su 1500 dipendenti di area sanitaria, solo in 7 ricoprono tale incarico mentre dei 300 amministrativi in 15 sono titolari di posizione organizzativa. La proporzione sicuramente non è equa e rispondente ai bisogni dell’ospedale, a dispetto dei tanti professionisti dell’azienda che invece si trovano costretti ad elemosinare i benefici a loro riservati. Mi riferisco ai premi di produttività che non sono ancora stati totalmente elargiti, dal momento che i dipendenti dal mese di marzo hanno ricevuto solo un acconto del 30 per cento».

 

La causa della situazione sarebbe da ascrivere al responsabile dell’area programmazione e controllo, il quale «nonostante possa contare su due incaricati di posizioni organizzative e senza dare giustificazioni plausibili, non è ancora riuscito ad attivare le procedure per la liquidazione della produttività».

«Mi chiedo - conclude la nota - fino a quando la direzione del Pugliese-Ciaccio continuerà a chiudere un occhio a discapito dei diritti e delle aspettative dei dipendenti che sono il cuore pulsante dell’ospedale?»

 

l.c.

Giornalista
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