Rende fuori dal piano di riequilibrio?

Il sindaco Manna sembra aver fatto miracoli per la città di Rende: un dissesto scongiurato e ora il comune si appresta a chiedere alla Corte dei conti l’uscita dal piano di riequilibrio con ben sette anni di anticipo
4 dicembre 2015
19:40

Nel 2013 il Comune di Rende era ad un passo dal dissesto: l'indebitamento superava I 16milioni e 600mila euro. La situazione pare essere migliorata solo con l’esecutivo guidato da Marcello Manna. “La rimodulazione del Piano di riequilibrio e il ricorso a una nuova norma che introduce il Fondo di rotazione per ripianare disavanzo e debiti fuori bilancio ha condotto l'Ente in un tracciato virtuoso. Questo nuovo corso amministrativo porta con sé la imminente richiesta alla Corte dei conti di uscita dalla Procedura di Riequilibrio con 7 anni in anticipo rispetto ai tempi previsti.

 


"Il traguardo dell'uscita dalla Procedura di riequilibrio è vicino. Abbiamo messo in atto politiche chiare e trasparenti, facendo ricorso al Piano di riequilibrio e chiedendo alla Corte di conti l'uscita con sette anni di anticipo. La matematica non è un'opinione, né quantomeno una scienza che può essere utilizzata senza averne contezza da chi cerca visibilità a tutti I costi". Sono le dichiarazioni dell’Assessore al bilancio di Rende, Antonio Crusco: "Molti hanno cercato di rimodulare il debito, però senza riuscirci. Hanno provato a risolvere I problemi per via ordinaria, senza alcun esito positivo. E' tutta qui la storia finanziaria del Comune di Rende".

 

“Appena la Corte dei conti darà il via libera – ha concluso Crusco - siamo pronti a governare con la marcia in più di chi non è costretto a fare I salti mortali per finanziare ogni attività e progetto".

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