Regione, Scalzo (Moderati): «Il Consiglio non è un passacarte»

Il capogruppo del nuovo sodalizio è intervenuto sull’attuale situazione politica: «Bisogna cambiare passo»

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di Redazione
6 agosto 2018
11:13
Antonio Scalzo
Antonio Scalzo

«Dobbiamo portare a termine questa legislatura ma lo possiamo fare cambiando passo, in vari settori». Lo dice il capogruppo di "Moderati per la Calabria" in Consiglio regionale, Antonio Scalzo, all'Agi, con riferimento all'attuale fase politica alla Regione.

«È chiaro - prosegue Scalzo - il significato della costituzione del nostro gruppo: senza presunzione, con la storia dei suoi componenti, vogliamo far parte del dibattito politico. In questa legislatura ci sono stati anche momenti traumatici, con la nascita di una Giunta tecnica dopo un caso giudiziario. Io ho fatto un passo indietro, anzi ho fatto dieci passi indietro, e abbiamo avuto sempre atteggiamenti di grande responsabilità. La posizione di questo gruppo - sostiene - è chiara e limpida: non condividiamo un metodo, perché riteniamo che l'azione di governo, soprattutto in una regione difficile come la Calabria, deve svolgerla una squadra, sono necessarie simbiosi e condivisione. Vogliamo dare il nostro contributo positivo per risalire la china in quest'ultima fase della legislatura».



Secondo Scalzo «sono state fatte anche molte cose buone ma restano sul tavolo ancora tante emergenze, a partire da quella del lavoro soprattutto giovanile, dalle politiche sociali e dalle politiche per la famiglia. E per affrontare queste emergenze c'è bisogno di una maggioranza nella quale ognuno porti il proprio contributo senza essere trascurato. E non vogliamo che il Consiglio diventi semplicemente un passacarte, dove - rileva il capogruppo di "Moderati per la Calabria" - arrivano provvedimenti da approvare senza neppure conoscerli. Non è possibile, non è corretto, non è utile a nessuno e non è utile per raggiungere risultati importanti».

Scalzo poi osserva: «Dobbiamo portare a termine questa legislatura ma lo possiamo fare cambiando passo, in vari settori. Come gruppo lavoreremo per dare il nostro contributo, in punta di piedi ma tenendo fermi e in prima linea i nostri principi e i nostri valori, perché da certe cose non deroghiamo. Faccio l'esempio della legge sugli oratori in Calabria: per senso di responsabilità - rimarca il capogruppo di "Moderati per la Calabria" - lo scorso gennaio ho accettato che la Giunta la mettesse da parte perché non c'erano i fondi, ma adesso l'abbiamo ripresentata e, se dovesse ripetersi, non arretreremo perché a questa problematica annettiamo grande importanza sotto l'aspetto sociale. È chiaro - conclude Scalzo - che la Giunta fa delle scelte, ma se vuole farle senza condividere nulla allora è un problema».

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