Giunta regionale, Santelli vuole chiudere in fretta: priorità rischio sanitario

La governatrice vuole formare al più presto un governo che sia in grado di fronteggiare il rischio coronavirus. In settimana l'incontro con Salvini e Meloni. Un assessore per ogni partito. Per l'ultimo posto è lotta tra Casa della libertà e Cannizzaro

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di Pietro Bellantoni
24 febbraio 2020
15:20

L'emergenza Coronavirus non rallenterà la nascita della nuova giunta regionale, anzi. Fonti vicine alla presidenza riferiscono che Jole Santelli sia intenzionata a chiudere il dossier entro questa settimana, al massimo all'inizio della prossima.

La governatrice, anche in virtù del momento particolarmente critico in tutta Italia, vuole formare al più presto un esecutivo in grado di fronteggiare al meglio una eventuale crisi sanitaria legata all'epidemia da Covid-19.


 

Gli incontri con Salvini e Meloni

Santelli procederà dunque con il programma stabilito: l'idea è quella di annunciare la giunta in anticipo rispetto alla prima seduta del nuovo consiglio regionale, che potrebbe svolgersi il 9 e il 10 marzo. Già questa settimana, la presidente dovrebbe incontrare Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

L'impressione più diffusa è che Santelli voglia assegnare una postazione a ogni sigla del centrodestra, per poi “ricompensare” i partiti più votati, cioè Lega e Fdi, con altre poltrone: la vicepresidenza della giunta, la presidenza del consiglio regionale e la guida delle altre commissioni di Palazzo Campanella.

 

Nella Lega è caos sui doppi incarichi

L'incertezza più grande ha a che fare con la Lega. I vertici del partito calabrese e i quattro consiglieri (Tilde Minasi, Pietro Raso, Filippo Mancuso e Pietro Molinaro) aspettano le decisioni di Salvini soprattutto per quel che riguarda la regola che vieta i doppi incarichi. In caso di conferma di questo principio, i neo inquilini dell'Astronave sarebbero costretti a rinunciare a un posto in giunta (più precario rispetto al mandato in Consiglio) per lasciare spazio a figure esterne.

In ambienti leghisti si continuano a ripetere i nomi dell'avvocato e conduttore televisivo Cataldo Calabretta e dell'ex parlamentare di origini calabresi Anna Mancuso.

I bene informati, tuttavia, invocano cautela, perché le sorprese potrebbero essere dietro l'angolo. In Fdi è un discorso a due Nel partito di Meloni, invece, sembra ormai un discorso a due. L'ex consigliere Fausto Orsomarso o l'eletto più votato, Luca Morrone?

È possibile che questo nodo venga sciolto solo all'ultimo momento, mentre indiscrezioni sempre più insistenti rilevano il calo delle quotazioni del reggino Domenico Creazzo, che fin qui sembrava il favorito per la poltrona più alta del parlamentino regionale.

I dirigenti di Fdi, per quel ruolo, vedrebbero più di buon occhio un catanzarese, Filippo Pietropaolo, sponsorizzato dalla commissaria Wanda Ferro. Attenzione, però: i giochi non sono ancora fatti e non è detto che la presidenza del Consiglio vada ai fratellisti.

 

I posti sicuri in giunta ci sono già

Dal computo deve comunque essere tolta la lista “Santelli presidente”, che non avrà alcun rappresentante in giunta, dal momento che la governatrice ha già nominato – senza chiedere alcun parere agli alleati – due assessori esterni: il capitano Ultimo e la scienziata Sandra Savaglio.

Forza Italia, invece, ci sarà eccome, e il nome più gettonato è sempre lo stesso: Gianluca Gallo. Nessuna novità nemmeno nell'Udc, dove in corsia preferenziale c'è sempre Franco Talarico. Conti alla mano (la giunta è composta dal presidente e sette assessori), resta da coprire solo un posto: potrebbe essere assegnato alla Casa della libertà (in lizza ci sono Baldo Esposito e Claudio Parente) oppure a un altro nome gradito al deputato reggino Francesco Cannizzaro. Quest'ultima ipotesi lascerebbe il puzzle incompleto. E le carte potrebbero dunque rimescolarsi ancora.

bellantoni@lactv.it

Giornalista
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