L'offerta di Oliverio ai consiglieri: cabina di regia e deleghe ma nessun ingresso in giunta

In settimana i vertici con il gruppo del Pd e con la maggioranza. Spunta il nome di Mimmo Bevacqua che dovrebbe accompagnare l'azione della giunta tecnica, mentre tra i delegati il nome di Mimmetto Battaglia. Rimane il nodo Carlo Guccione con il quale è in corso un tentativo di dialogo. Ridotte al lumicino le possibilità di un vicepresidente politico

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di Riccardo Tripepi
2 febbraio 2019
11:52
Mario Oliverio
Mario Oliverio

Dopo la rotazione delle deleghe agli assessori interni, il governatore Mario Oliverio deve fare i conti con il Pd e la sua maggioranza. Le richieste il presidente le ha sul tavolo da molto tempo e, da ultimo, sono state ribadite anche in occasione dell’ultima riunione del gruppo democrat di palazzo Campanella.

 


Secondo i programmi, in settimana, il presidente (verosimilmente a San Giovanni in Fiore) dovrebbe incontrare prima il gruppo consiliare e poi l’intera maggioranza.

Per stemperare le tensioni, il presidente sta facendo veicolare il messaggio che ci sarà la massima disponibilità al coinvolgimento dei consiglieri regionale nell’azione di governo.

 

Il che dovrebbe avvenire attraverso due diversi passaggi. Il primo riguarda l’istituzione di una cabina di regia che dovrebbe accompagnare l’azione degli assessori tecnici. La richiesta è molto risalente, ma adesso dovrebbe essere accolta. Individuato, o quasi, anche il consigliere che dovrebbe guidarla e cioè il franceschiniano Mimmo Bevacqua.

 

Il secondo step riguarderebbe l’affidamento ai consiglieri di maggioranza di diverse deleghe, tra le numerose che il governatore ha deciso di trattenere per sé fin dall’inizio della legislatura. Tra i nomi quasi certi di un coinvolgimento quello del renziano Mimmetto Battaglia. A dimostrare l’intenzione del governatore di dare spazio a tutte le correnti per puntellare la propria posizione sia in vista delle primarie per il congresso regionale che per le future elezioni regionali.

 

Rimane, ovviamente, il nodo legato alla posizione di Carlo Guccione, uno dei principali critici dell’azione del governo regionale durante gli ultimi mesi, ma con il quale ultimamente è stato riavviato un dialogo. Le modalità per trovare un accordo, però, sono ancora complicate come dimostra la richiesta di primarie per la scelta del candidato governatore che il consigliere cosentino continua ad avanzare ad ogni occasione utile. La mediazione sarebbe stata affidata al capogruppo di palazzo Campanella Sebi Romeo, ma gli esiti saranno tutti da verificare.

 

Escluso, dunque, che per il finale della legislatura ci possa essere spazio per i consiglieri regionali in giunta che rimarrà tecnica. Pochissime, inoltre, le possibilità che venga individuato un consigliere come vicepresidente, così come si era ipotizzato negli ultimi giorni.

Il rientro di Francesco Russo a pieno regime con l’affidamento delle Politiche Comunitarie sembra avere allontanato definitivamente la possibilità, a meno che Oliverio e i suoi non vengano messe alle strette in occasione dei prossimi incontri.

Rimane ovvio, infine, che tutti i programmi e le strategie di questi giorni rimangono sotto la spada di Damocle della vicenda giudiziaria che ha coinvolto il presidente Mario Oliverio, ancora in obbligo di dimora. Ma anche in tal senso si aspettano imminenti novità, stando almeno al tam tam dell’entourage del presidente della giunta.

 

Riccardo Tripepi

 

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