Reggio, cambio di casacca per il consigliere comunale Antonio Pizzimenti

Ad annunciarlo il dirigente forzista Nuccio Pizzimenti, che non risparmia stilettate alla coordinatrice regionale, cui contesta una gestione del partito che ha rischiato di portare la compagine azzurra allo sfascio
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di Redazione
10 maggio 2018
12:27
Antonio Pizzimenti
Antonio Pizzimenti

«Sono molto preoccupato e rammaricato per le numerose perdite di validi consiglieri regionali, comunali e provinciali di Forza Italia che lasciano il partito. È noto a tutti ciò che si è verificato e quello che sta accadendo, ma malgrado questo, la responsabile rimane al posto di comando, ciò deve fare molto riflettere la diretta interessata e con senso di responsabilità ne prenda atto e tragga le dovute conclusioni».

 


Lo afferma in una nota Nuccio Pizzimenti, dirigente del Coordinamento provinciale Enti Locali di Forza Italia della Città Metropolitana di Reggio Calabria. «A causa delle liste confezionate ad immagine e somiglianza a trazione cosentina - prosegue - i risultati elettorali sono sotto gli occhi di tutti con un ridimensionamento di Fi in Calabria. È inutile negare la disfatta come nella circoscrizione 1 della Camera nel plurinominale, e i primati negativi a Corigliano e a Cosenza con un partito al minimo storico al 13%. È solo grazie al lusinghiero risultato della Città Metropolitana di Reggio Calabria del 25% e di Vibo che il partito non ha subito una debacle». 

 

«Anche un noto e valido esponente di Forza Italia, ex vice presidente della Provincia di Reggio Michele Marcianò - afferma Nuccio Pizzimenti - è passato al partito della Lega, ma la cosa più grave è, che anche il capogruppo di Forza Italia del Comune di Reggio Antonio Pizzimenti persona garbata, e stimata, tra i più votati al Comune lascia Fi per passare in Fdi, come ha già fatto il presidente del Gruppo di Fi alla Regione Alessandro Nicolò, esponente storico del partito, persona con grande esperienza, che nei momenti di difficoltà è stato in grado di guidare il partito a traguardi inaspettati, la sua mancata candidatura doveva essere stata gestita meglio dal partito regionale.

 

A questo punto, con il dovuto rispetto, mi chiedo e chiedo ai vertici nazionali cosa aspettano a prendere seri provvedimenti prima che il partito rimanga a zero eletti. Oggi Forza Italia è come una margherita che perde i petali, e alla fine rimane solo il gambo. Desidero essere ottimista e mi auguro che le cose cambino in meglio al più presto possibile».

 

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