Si riducono al lumicino le possibilità di Occhiuto. Accordo con la Lega: Fi preferisce il Piemonte

Dopo le intese raggiunte durante gli scorsi giorni arriva la comunicazione ufficiale dopo un vertice ad Arcore tra i leader di Forza Italia, Fdi e partito di Salvini. Berlusconi in persona ha dato l'annuncio ad Alberto Cirio che sfiderà Chiamparino il prossimo 26 maggio. Evapora il progetto azzurro che voleva candidato a governatore il sindaco di Cosenza

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di Riccardo Tripepi
29 marzo 2019
19:09

Si riducono al lumicino le speranze di Forza Italia di poter avere il candidato governatore in Calabria. L’intesa di massima raggiunta tra i leader nazionali dei tre partiti del centrodestra (Lega, Fi e Fdi), che LaCnews24 era riuscita ad anticipare, adesso ha avuto il primo risvolto ufficiale. Sarà Alberto Cirio il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Piemonte. A comunicare l’investitura all'eurodeputato di Forza Italia è stato con una telefonata Silvio Berlusconi, al termine di un vertice con i leader di Lega, Matteo Salvini, e Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Soddisfazione da tutti i big dei partiti, dopo la decisione assunta ad Arcore, anche perché c’è stata da vincere la resistenza della Lega con Salvini che ha spesso manifestato l’intenzione di arrivare ad una candidatura alternativa.


Tra i primi a fare gli auguri al candidato Cirio sono arrivati la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, che ha twittato: “Il centrodestra unito in Piemonte! Una buona notizia. Forza Cirio. In bocca al lupo”. e subito dopo l’altro tweet del governatore della Liguria Giovanni Toti: “In bocca al lupo all’amico Alberto Cirio per la sua candidatura a governatore della Regione Piemonte”.


Il prossimo 26 maggio, dunque, Cirio sfiderà l’uscente di centrosinistra Sergio Chiamparino.

È chiaro a tutti, adesso, che la seconda parte dell’accordo tra i partiti del centrodestra riguarderà la Calabria dove, con tutta evidenza il candidato governatore non sarà espresso da Forza Italia con buona pace di Jole Santelli e Roberto Occhiuto che avevano provato a giocare d’anticipo, forse troppo, con l’investitura di Mario Occhiuto.

La scelta spetterà alla Lega che, non a caso, ha iniziato a valutare alcuni nomi come l’ex presidente di Coldiretti Pietro Molinaro e il funzionario del Miur Giuseppe Chinè. L’ultima parola, tuttavia, dovrebbe arrivare dopo le elezioni europee e non appena il candidato sarà individuato.


Riccardo Tripepi

Giornalista
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