Ap, Gentile e la quarta gamba. Le grandi manovre al centro turbano i sonni del Pd, ma anche di FI

Incontro riservato a Roma tra le forze politiche della “quarta gamba”. E lunedì la direzione nazionale di Alternativa Popolare dirà con chi si schiererà il partito del sottosegretario
di Riccardo Tripepi
9 dicembre 2017
13:51
Antonio Gentile e Mario Oliverio
Antonio Gentile e Mario Oliverio

Rischia di modificarsi in maniera radicale il quadro politico calabrese. Le grandi manovre che stanno interessando l’area di centro, compresa da Alternativa Popolare fino alle forze facenti parte della cosiddetta “quarta gamba” della coalizione di centrodestra, sono sul punto di fare implodere partiti e alleanze.

 


A Roma nelle scorse ore si è avuta una riunione dei referenti della cosiddetta quarta gamba, coordinata da Raffaele Fitto di Direzione Italia, Saverio Francesco Romano per gli ex Ala di Verdini e Gaetano Quagliariello per Idea. Incontro al quale ha preso parte anche il calabrese Pino Galati. La riunione è stata interlocutoria, anche se la decisione di realizzare il progetto voluto da Berlusconi per rafforzare la coalizione e strappare truppe al nemico è ormai presa.

Udc pronto a fornire il proprio simbolo

Due sono le incognite che ancora pesano e potrebbero però modificare il progetto. La prima è legata alla questione dei rapporti con l’Udc di Cesa, in Calabria guidata dal segretario regionale Francesco Talarico. I centristi che sarebbero disponibili a fornire il simbolo alla lista vorrebbero però un peso determinante in termini di collegi sicuri. Condizione che non tutti i gruppi sarebbero disposti ad accettare.

 

La seconda variabile è legata, invece, alle decisioni che in queste ore (lunedì è convocata la direzione nazionale) sarà chiamata a prendere Alternativa Popolare dopo il clamoroso abbandono di Alfano. Il partito, attualmente, è spaccato in due con Lupi e Formigoni che spingono verso il centrodestra a il ministro Lorenzin che, invece, vorrebbe proseguire l’alleanza con Renzi, tanto da essere disposta ad approntare una propria lista in caso di scissione.

Accordo di Alfano per le europee?

Dietro la scelta di Alfano ci sarebbe un accordo sotterraneo che in cambio del suo momentaneo abbandono, con adesione di gran parte del partito alla “quarta gamba”, gli porterebbe l’appoggio dell’intero gruppo alle prossime elezioni europee. Una strategia che sarebbe stata voluta e perfezionata dallo stesso Berlusconi. Il dato certo, tuttavia, è che le attuali manovre hanno messo in pausa di riflessione il vice coordinatore nazionale di Ap Tonino Gentile che, fino a qualche settimana prima, veleggiava sicuro verso l’appoggio al centrosinistra.

 

Adesso i dubbi sono assai pesanti e le decisioni che saranno assunte nella direzione di lunedì saranno fondamentali. Gentile, a questo punto, non esclude nulla e, anzi, nell’ambito della coalizione di centrodestra cominciano farsi anche dei ragionamenti per provare a trovare spazi e possibilità per gli ex alleati.

Scenari in Calabria e gli spazi per i Gentile

Ad esempio la nomina a vice capogruppo di Forza Italia alla Camera per Roberto Occhiuto potrebbe liberare uno slot in Calabria. Occhiuto, con la nuova carica, potrebbe essere candidato anche fuori Regione in un collegio sicuro. Perché è naturale che Gentile e i suoi, prima di chiudere un accordo di questo tipo, avrebbero bisogno di determinate garanzie. Anche le ultime fuoriuscite verso Fratelli d’Italia (Ferro a Catanzaro), potrebbero essere utili al gioco dei collegi.

 

Trema dunque il Pd di Mario Oliverio e Ernesto Magorno che i sondaggi continuano a dare in grande difficoltà nei collegi calabresi. Dovesse venir meno l’apporto di Alternativa Popolare, le prossime politiche potrebbero trasformarsi in una vera ecatombe per i democrat calabresi.

Trema il Pd, ma  tremano anche molti big di Forza

Ma tremori e sudori freddi sono stati registrati anche in chi si sentiva già con il collegio sicuro. La realizzazione di una quarta gamba con dentro Udc e pezzi di Ap dei fratelli Gentile potrebbe rimescolare carte e accordi. A Reggio, ad esempio dove Alessandro Nicolò e Nino Foti stanno spingendo al massimo, si potrebbero registrare inserimenti dell’ultima ora. Il senatore Nico D’Ascola, anche presidente della Commissione Giustizia, potrebbe mai essere dimenticato? Senza contare che alla finestra aspettano anche l’ex presidente della Provincia Giuseppe Raffa, in quota Fitto, e il senatore uscente Giovanni Bilardi che continua ad attaccare il ministro Lorenzin sulla gestione della sanità e spera di fare parte della partita. Sia dentro la quarta gamba, ma ancora di più all’interno di Forza Italia.

 

Una situazione di fibrillazione che si può estendere a tutta la Calabria con Dorina Bianchi, Pino Galati, Piero Aiello, Gianpaolo Chiappetta, Salvatore Pacenza, Ennio Morrone, Giuseppe Graziano, Baldo Esposito, Francesco Talarico e compagnia che aspettano di capire quale sarà l’esito finale di questa operazione politica.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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