«Il Planetario? Opera innovativa ma inaccessibile ai disabili»

La vicepresidente del consiglio comunale di Cosenza, Francesca Cassano esorta l'amministrazione ad abbattere le barriere architettoniche: «Inaccettabile che un sito moderno non sia fruibile ad una parte di cittadini»

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di Salvatore Bruno
3 aprile 2019
14:50
Il Planetario di Cosenza
Il Planetario di Cosenza

Il Planetario «è bellissimo e innovativo, ma a metà perché priva dell’accessibilità per i disabili, una cosa non degna di un’opera pubblica nel 2019». Lo ha detto Francesca Cassano, vicepresidente del Consiglio comunale di Cosenza, al termine del sopralluogo effettuato insieme agli altri componenti della Commissione Lavori Pubblici di Palazzo dei Bruzi.

Eliminare le barriere architettoniche

«Sono rimasta allibita - dice la consigliera - nello scoprire che, ad oggi, i servizi igienici, ubicati al piano sottostante del Planetario, non sono dotati di opere minime e necessarie per poter garantire l’accesso ai disabili. Una nuova opera che dovrebbe dare lustro alla nostra città e che verrà inaugurata, giustamente, con una grande manifestazione, non può essere priva degli accorgimenti necessari perché tutti possano fruirne. Sono convinta - aggiunge - che l’edilizia pubblica debba essere particolarmente attenta a rispettare quanto previsto dalle norme che disciplinano l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici, con particolare riferimento all'accessibilità diretta ai servizi. Ma è anche e soprattutto una battaglia di civiltà, in cui credo molto».


Sollecitata l'applicazione del Peba

«Avevo già proposto e sollecitato che presso il Comune di Cosenza si attivasse al più presto il P.E.B.A. ossia il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Questo piano non è solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità poiché comporta una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento. Non basta il risanamento se non c’è una visione di città accessibile ed evidentemente, anche con le scelte sul Planetario, si dimostra una mancata visione inclusiva».

Città ingiusta se non fruibile da tutti

«Si può realizzare una città bellissima ma se non è fruibile da tutti è una città ingiusta. Mi auguro che vengano presi al più presto provvedimenti per permettere a tutti di poter godere di un’opera straordinaria e avveniristica come il Planetario intitolato a Giovan Battista Amico che la città di Cosenza aspetta da quando il sindaco Mancini lo immaginò. Allora, sarà veramente una festa e un orgoglio per tutti i cosentini e non solo».

 

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Giornalista
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