La Calabria che si Lega, così Molinaro ha vinto la sua prima sfida alle urne

INTERVISTA | L'ex presidente regionale di Coldiretti sottolinea la sua intesa con Matteo Salvini: «Il Carroccio è cambiato dalle origini, ora tocca a noi essere meritevoli del ruolo che ci siamo conquistati sul campo»

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di Salvatore Bruno
30 gennaio 2020
16:43

Dopo Sicilia e Basilicata, anche la Calabria avrà la sua pattuglia di consiglieri regionali della Lega di Salvini (GLI ELETTI). La parola Nord è scomparsa dal simbolo e tanto è bastato per gettare nel dimenticatoio anni di contumelie contro i meridionali.

 


La Lega al Sud

«Nel momento in cui è diventato un partito nazionale, la Lega ha cambiato pagina. Il dialogo con il Sud è già avviato non da oggi, ma dal momento in cui ha messo radici nella regione presentando una lista alle politiche e poi alle europee. Come calabresi non abbiamo nulla di cui vergognarci, ma tanto da lavorare per dimostrare di essere meritevoli del ruolo che ci siamo conquistati sul campo». Pietro Molinaro è uno dei quattro consiglieri appena eletti a Palazzo Campanella sotto le insegne di Alberto da Giussano.

 

L'eccellenza made in Calabria

Già presidente di Coldiretti Calabria, meditava di intraprendere un percorso politico fin dal momento in cui ha ceduto il testimone a Franco Aceto. Con Matteo Salvini, incontrato nel febbraio del 2019, ha trovato lo spazio e l'agibilità che gli hanno consentito di centrare l'ingresso in consiglio regionale alla sua prima candidatura. Il passo successivo potrebbe essere quello di entrare in giunta, per occuparsi di agricoltura. Idee chiare sulle priorità: «Concentriamoci sull'eccellenza del cibo made in Calabria e sul contrasto allo sfruttamento dei braccianti». Ecco l'intervista

 

Giornalista
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