Il Pd presenta i suoi capilista. Magorno: «Abbiamo candidato le risorse migliori del partito»

Convention a Lamezia in contemporanea con LeU. Barbanti spiega: «gli elettori sanno che un voto dato a loro è un voto al centrodestra»
di Tiziana Bagnato
6 febbraio 2018
20:56

Superato il nastro di partenza la campagna elettorale del partito democratico è ormai in piena piattaforma di lancio. A Lamezia Terme in un noto albergo si è tenuta la presentazione dei candidati a Camera e Senato alla presenza dei tre capilista dei tre collegi proporzionali Ernesto Magorno (al Senato), Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi (alla Camera). In contemporanea, a distanza di pochissimi chilometri, la convention che ha visto riunirsi Liberi e Uguali e Pietro Grasso. Ad aprire i lavori, con un’ora di ritardo rispetto all’orario calendarizzato, il responsabile organizzativo dei democrat Giovanni Puccio.

 



E se il centrodestra nei giorni scorsi ha sbandierato i sondaggi che li danno per vincenti, le previsioni non sembrano incidere molto o preoccupare il Pd pronto, almeno sembra, a riprendersi il paese. «Abbiamo valorizzato il Pd calabrese inserendo come capilista solo calabresi – ha spiegato il segretario Ernesto Magorno - il bagno di folla di questa sera, di dirigenti e compagni dimostra l’entusiasmo con cui stiamo andando verso il 4 marzo».

 


«Parlare chiaro e guardare lontano è ciò che può fare la differenza con gli elettori»  ha spiegato, invece Viscomi, candidato alla Camera, prendendo le distanze da chi in occasione dei banchi di prova delle votazioni si lascia andare a promesse difficilmente concretizzabili. «Offro la mia faccia e la mia reputazione al Pd – ha detto - il mio primo impegno con i calabresi sarà quello di rappresentare veramente i calabresi e di portare le loro istanze a Roma». Sereno Sebastiano Barbanti, candidato democrat che in merito ad una possibile fuga di voti dal bacino del Pd a Liberi e Uguali, risponde: «Sono convinto che quando i cittadini si troveranno davanti all’urna a fare una scelta comprenderanno che visto il peso esiguo di LeU il voto dato a loro sarà un voto dato a Salvini o Berlusconi ed un elettore di sinistra non può permettere questo»


A chiudere il governatore Oliverio che con un lungo intervento a braccio ha ripercorso alcuni degli snodi fondamentali della sua azione di governo. Dal potenziamento delle infrastrutture, con particolare riferimento alla A3 e alla 106,  fino alla stretta sinergia con il governo nazionale valorizzando anche lo strumento di mediazione dei parlamentari.

 

 

Giornalista
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