Precari, Orsomarso a Oliverio: «Assumere senza concorso si può?»

Il presidente del gruppo misto in Consiglio regionale solleva dubbi sulla regolarità dell’iter che prevede l’ingresso negli organici di Azienda Calabria Lavoro a tempo indeterminato di 287 unità ex legge 28

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di Redazione
22 novembre 2018
14:50
Fausto Orsomarso
Fausto Orsomarso

«Ma siete sicuri che sia possibile assumere a tempo indeterminato senza concorso?». La domanda del consigliere regionale Fausto Orsomarso è indirizzata al presidente della Regione Mario Oliverio e all’assessore al Lavoro, Angela Robbe, e solleva dubbi consistenti sulla stabilizzazione dei 287 lavoratori precari ex legge 28 impiegati in Azienda Calabria Lavoro, annunciata dal governatore «come un altro importante passo nel percorso di stabilizzazione dei precari calabresi in linea con gli impegni assunti».

 



Dichiarazioni dai toni trionfalistici che ora vengono smorzati da Orosomarso, che è presidente del gruppo misto.
«Mi sorgono molti dubbi e domande - afferma - che non hanno trovato risposte nemmeno dopo le mie interrogazioni in Consiglio regionale e che voglio riproporre all’assessore Robbe, al governatore Oliverio e ai sindacati. Rispetto ai precari ex legge 28, che potevano e dovevano essere stabilizzati già dal 2015, mi preme fare alcuni rilievi. La conversione del contratto da tempo determinato a indeterminato senza procedura concorsuale, anche riservata, si può fare? Atteso che anche nella Società In-House va applicato il regime di assunzioni del pubblico (art. 19 D.L. 175/2016) si può parlare di stabilizzazione?

 

Il consigliere regionale, dunque, si chiede se «questa celebrata soluzione» sia conforme alle leggi nazionali e regionali in vigore.
Interrogativi che Orsomarso solleva con un corollario politico: «Questo governo regionale è in netto ritardo rispetto ad un percorso iniziato nel 2011, momento in cui si è analizzato, con dati alla mano, il fenomeno del cosiddetto ‘precariato storico’ in Calabria attraverso uno studio approfondito realizzato dalla giunta regionale dell’epoca, che ha trovato lo sbocco nella Relazione approvata con delibera di giunta del 10 maggio 2013, con cui si individuava e veniva circoscritto l’intero bacino del ‘precariato istituzionalizzato’, transitato successivamente nella legge n. 1 del 2014. Ancora oggi, dopo quattro lunghi anni – conclude - non è stato completato l’elenco delle domande pervenute in base alla legge 12 del 2014, la successiva ‘interpretazione autentica’ con tanti precari che attendono per l’inerzia della burocrazia e di chi in questi anni ha guidato l’assessorato al lavoro che sembra scomparso, anche per i sindacati - non tutti per la verità - dall’agenda politica della Regione».

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