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Tantissimi i sindaci intervenuti nella sala del centro agroalimentare della Fondazione Terina. Tra questi molti neo eletti, come il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa, seduto al fianco del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. In prima fila anche il sindaco di Siderno Pietro Fuda. I tre temi all'ordine del giorno, acqua, rifiuti e fondi comunitari, sono i temi fondamentali su cui si misurano i sindaci del territorio, nei grandi e nei piccoli comuni che devono affrontare, ciclicamente, l'emergenza.
"Bisogna sbaraccare la Regione da funzioni gestionali perché ormai è stata trasformata in un baraccone elargitore di risorse". A dirlo è stato il governatore Mario Oliverio durante l'assemblea con i 409 sindaci calabresi.
Per Oliverio bisogna creare un nuovo ordine costituzionale, ma non con una mentalità ingegneristica ma rivolta alla messa in campo di servizi. Allo stesso tempo Oliverio ha auspicato un' accelerazione della pianificazione territoriale puntando al consumo zero del territorio e alla qualificazione territoriale.
Al tavolo della presidenza, oltre al presidente Mario Oliverio, alcuni dei nuovi assessori regionali, tra cui Federica Roccisano, assessore al Lavoro e al Welfare, e il professor Roberto Musmanno, assessore alle Infastrutture, e il vicepresidente Antonio Viscomi, assessore con delega a Bilancio e Programmazione e il professor Francesco Russo, con delega a Gioia Tauro, Logistica e Sistema Portuale.
Nella sua relazione il presidente ha illustrato le linee dentro le quali spendere i fondi comunitari, annunciando che la regione dovrà offrire supporto ai Comuni più piccoli, spesso privi delle strutture tecniche necessarie per una buona programmazione. I tempi sono già stabiliti: ad agosto avverrà la concertazione e ad ottobre si sarà operativi. Sull'emergenza rifiuti invece il governatore ha spiegato che oltre a lavorare per l'emergenza, la Regione sta progettando una impiantistica moderna, a impatto zero. Senza perdere di vista la multa da 80 milioni di euro l'anno inflitta dall'Europa per le discariche non bonificate, per evitare la quale serviranno interventi 'sistemici'.
La conferenza, dopo la relazione di Oliverio, prevede quelle di Paolo Praticò, responsabile delle misure comunitarie, e dell'ingegner Domenico Pallaria, direttore generale dell'assessorato ai LL.PP.
La conferenza dei sindaci - Un appuntamento importante, che segnerà inevitabilmente il prosieguo dell’azione di governo della nuova giunta regionale.
“Oggi a Lamezia -ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, presentando l’iniziativa- converranno tutti i sindaci e gli amministratori della Calabria. E’ questo un adempimento previsto dallo Statuto della Regione Calabria e che è stato sempre disatteso.
E’, quindi, non un appuntamento di routine né una celebrazione propagandistica ma, semmai, il suggello all’apertura di una nuova fase contrassegnata dal necessario processo di cambiamento di cui ha bisogno la Calabria. Con questa assemblea, sarà avviato un percorso di coinvolgimento dei comuni nella definizione ed attuazione di importanti obiettivi programmatici ed azioni strategiche amministrative e di governo. Programmazione dei fondi europei, Ciclo integrato delle acque, Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti, sono tutti argomenti che richiedono non una formale concertazione, ma un protagonismo ed un ruolo attivo degli attori locali”.
“E’ questo, a mio avviso -ha aggiunto Oliverio- il giusto modo di interpretare la fase apertasi con la formazione della nuova Giunta regionale. Il progetto messo in campo non si può ridurre, infatti, a mero fatto amministrativo. Al contrario e, prima di tutto, esso è un progetto dal forte carattere politico e di stampo riformista. E’ necessario, sostanzialmente, riportare la funzione delle istituzioni e le finalità ed il ruolo dell’impegno e dell’azione politica da una distorta e degenerata concezione ad una missione fondata sulla centralità del diritto del cittadino. La svolta epocale, necessaria alla Calabria, di cui ho parlato nei giorni scorsi e che vado invocando sin dal mio insediamento, è quella di affermare una concreta e pragmatica azione amministrativa e di governo ma anche quella di promuovere un vero e proprio processo di liberazione delle istituzioni e della politica dalla zavorra di pratiche deteriori e “modus operandi” viziati da interessi clientelari, corporativi e particolaristici”.
“Una funzione della politica e delle rappresentanze- ha concluso il Presidente Oliverio- tesa ad affermare regole, diritti dei cittadini, partecipazione democratica, trasparenza e legalità come condizioni imprescindibili per la realizzazione di obiettivi di crescita economica e sociale per consentire alla Calabria di costruire il suo futuro ed ai calabresi di recuperare la necessaria fiducia nelle istituzioni democratica”.