Lamezia, gestione “anomala” del verde pubblico. Coinvolta la “Malgrado Tutto” che non ci sta

Nella relazione prodotta dalla commissione di accesso agli atti vengono passate in rassegna diverse determine di affidamento che mostrerebbero anomalie, molte delle quali riguarderebbero la cooperativa gestita da Raffaello Conte che alla nostra testata mostra i documenti con cui avrebbe rinunciato agli incarichi e avvisato su presunte atipicità delle convenzioni
di Tiziana Bagnato
21 dicembre 2017
16:21

Una gestione anomala. Così la commissione d’accesso agli atti definisce la gestione del verde pubblico. Tanti i casi di determine citate nel cercare di tracciare un profilo di come l’ente si adoperava nei confronti di questo settore, con un modus operandi inappropriato ed ingiustificato tanto da portare i rappresentanti del governo a chiosare con questo giudizio: «si evince una gestione del verde pubblico, oggetto quasi sempre di affidamenti diretti a vari soggetti, molto spesso senza una organica visione del servizio. Quasi sempre il Funzionario competente procedeva nel corso degli ultimi anni (senza soluzione di continuità tra l’Amministrazione uscente e quella subentrante) ad affidamenti parcellizzati, consegnando la gestione del servizio di verde pubblico ad associazioni/comitati che non hanno preventivamente dimostrato la propria capacità tecnica. A ciò si aggiunge la mancata previsione nei provvedimenti amministrativi di affidamento di elementi idonei a determinare le aree di verde sottoposte ai lavori e dei termini temporali di efficacia degli stessi».

Il caso dell'affidamento di Ginepri


Tra i casi citati quello dell’affidamento per tre anni del tratto di bosco litoraneo di Ginepri e della nuova piattaforma a servizio della spiaggia con aiuole annesse alle Associazioni di Promozione Sociale “Lamezia Verde” e “Prociv Arci Malgrado Tutto” «per effettuarne la manutenzione verde, con oneri di rimborso spese di € 10.000,00 annue iva inclusa. Impegno spesa € 30.000,00 IVA inclusa per il triennio 2017 – 2019».


 


«In questa determina – spiega la relazione - la modalità di selezione delle due cooperative risulta di difficile comprensione pur potendosi procedere ad un affidamento diretto. Le ditte che sono state interpellate per la gestione e manutenzione del tratto di Bosco Litoraneo localizzato in Ginepri, sono le dieci APS dell’Albo delle stesse, quattro non hanno risposto, tre hanno dichiarato di non essere disponibili e tre hanno dichiarato la disponibilità: Unpli, Lamezia Verde e Prociv Arci Malgrado Tutto. L’atto determinativo, afferma che nessuna APS da sola potrebbe gestire l’area in oggetto in maniera ottimale, mentre tra le tre APS disponibili solo due hanno capacità tecnica ed organizzativa adeguate all'impegno proposto nell'interpello, “Lamezia Verde” e “Prociv Arci Malgrado Tutto”, per espletare, insieme, i lavori di pulizia verde e manutenzione sull'area descritta”. Il principio di trasparenza – sottolinea ancora la relazione - imponeva una manifestazione di interesse contenente i requisiti minimi a partecipare all’incarico diretto».

L'affidamento ad associazioni che non potevano svolgere il servizio


Nel caso del servizio di manutenzione e gestione e prosecuzione del progetto “il Percorso della salute”, la relazione spiega che questo è stato affidato all’Associazione Sportiva Libertas Atletica Lamezia «pur non potendo una tale associazione senza fine di lucro svolgere tale attività».


Per il Servizio di gestione e manutenzione del Giardino Botanico e della Pineta siti in località Dossi Comuni affidato alla A.T.S. Società Cooperativa Malagrado Tutto a r.l., viene sottolineato che «non è dato comprendere se si tratti di frazionamento di importi e se la cooperativa possa svolgere questo servizio».

Con la determina del 25 maggio scorso la manutenzione di tre parchi sarebbe stato affidata a tre Aps per cinque mesi. Ebbene, secondo la commissione «dalla determina, con cui si è proceduto affidamento diretto alla solita Cooperativa Malgrado Tutto e a due ASD del servizio, non si evincono i requisiti che abilitino le predette ditte a svolgere tale attività». 

Gli affidamenti diretti in via d'urgenza

Con la determina 799 del 22 luglio 2016, invece, si procedeva nell’ambito di verde pubblico e decoro urbano all’affidamento diretto del servizio all’Ati Eco Sud Malgrado Tutto- Lamezia Libera pe tre mesi. «Si procede all’affidamento diretto, in via d’urgenza, come se fosse una proroga tecnica, del servizio di manutenzione del verde, della durata di tre mesi, nelle more di procedere all’espletamento della nuova gara d’appalto del verde pubblico senza che risulti quale sorte abbia avuto la determina 280/2016. Si riporta, inoltre, l’art. 6 del D.Lgs 50/2016 richiamato in determina: Art. 6. Appalti e concessioni aggiudicati ad una joint venture o ad un ente aggiudicatore facente parte di una joint venture. 1. In deroga all’articolo 5, a condizione che la joint venture sia stata costituita per le attività oggetto dell’appalto o della concessione per un periodo di almeno tre anni e che l’atto costitutivo preveda che gli enti aggiudicatori che la compongono ne faranno parte almeno per un periodo di pari durata, il codice non si applica agli appalti nei settori speciali e alle concessioni aggiudicate da: a) una joint venture, ovvero una associazione o consorzio o una impresa comune aventi personalità giuridica composta esclusivamente da più enti aggiudicatori, per svolgere un’attività ai sensi degli articoli da 115 a 121 e di cui all’allegato II con un’impresa collegata a uno di tali enti aggiudicatori; b) un ente aggiudicatore alla joint venture di cui fa parte. 2. Gli enti aggiudicatori notificano alla Commissione europea, su richiesta, le seguenti informazioni relative alle imprese di cui all’articolo 3 comma 1, lettera z), secondo periodo, e alle joint venture di cui al comma 1: a) i nomi delle imprese o delle joint venture interessate; b) la natura e il valore degli appalti e delle concessioni considerati; c) gli elementi che la Commissione europea richiede per provare che le relazioni tra l’ente aggiudicatore e l’impresa o la joint venture cui gli appalti o le concessioni sono aggiudicati, soddisfano i requisiti di cui al presente articolo e all’articolo 7. La costituzione della joint venture (società mista) prevede un accordo di collaborazione tra due o più imprese, la cui unione definisce un nuovo soggetto giuridicamente indipendente dalle imprese che lo costituiscono. Sorge spontaneo ritenere che la A.T.I. composta da Eco Sud-MALGRADO TUTTO e Lamezia Libera si sia costituita per lo stesso scopo in violazione dell’art. 6, comma 1, della legge succitata».


Per quanto riguarda, invece, la Società Talìa, costituita dalle sei cooperative sociali aggiudicatarie in Ati della gara viene sottolineato che questa otteneva un appalto da cento mila euro «senza che risulti quali requisiti possedesse quest’ATI per partecipare al bando. Evidente anomalia si rileva nel fatto che la società nel 2016 operava ancora sui parchi urbani comunali ed il comune comunque affidava ad altre cooperative la manutenzione del verde»

La difesa della Malgrado Tutto


Non ci sta però la cooperativa Malgrado Tutto, gestita da Raffaello Conte, che documenta alla nostra testata come a giugno 2017 abbia tramite pec rinunciato agli incarichi relativi a Ginepri, Parco Mastroianni e aree ad alta frequentazione. A marzo 2017, invece, sempre a mezzo posta certificata, la cooperativa stigmatizzava l’inserimento in convenzione di elementi non inerenti le prerogative della cooperativa. Allo stesso tempo Conte rimarca di non avere mai ricevuto una euro dal Comune di Lamezia Terme.

 

Tiziana Bagnato

 

 

Giornalista
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