Consiglio regionale

L’assemblea torna a riunirsi martedì per approvare i Bilanci e prorogare le graduatorie dei concorsi in sanità

Non inserita all’ordine del giorno l’ennesima legge omnibus passata a maggioranza in Prima Commissione Affari istituzionali

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di Claudio Labate
18 ottobre 2024
12:50

La convocazione è arrivata in via ufficiale ieri sera. Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì prossimo 22 ottobre alle ore 16, convocato dal presidente Filippo Mancuso con dodici punti all’ordine del giorno. Non saranno in discussione i temi delle riforme (consigliere supplente e riduzione assessori in giunta) che hanno appena inaugurato il loro iter all’interno delle Commissioni consiliari. D’altra parte, dopo il rinvio nell’Affari istituzionali della proposta di legge per l’introduzione del consigliere supplente, anche la Quinta Commissione Riforme, presieduta dal leghista Giuseppe Mattiani, ha provveduto a rinviare la discussione sulla modifica dell'articolo 35 dello Statuto della Regione, che prevede appunto una razionalizzazione della struttura dell’esecutivo fissando il numero degli assessori esterni nella Giunta regionale al 30 per cento dei componenti.

Le disposizioni della norma si applicheranno a partire dalla tredicesima legislatura, e intanto insieme al rinvio il presidente Mattiani ha anche aperto i termini per la presentazione degli emendamenti. Il che fa supporre che pur mantenendo intatto lo spirito collaborativo in direzione di una riforma più compiuta dello Statuto e della Legge elettorale, come anticipato anche in Affari istituzionali, la maggioranza di centrodestra non intende rinunciare al suo ruolo propulsivo. Così dopo Antonio Lo Schiavo in Prima Commissione, è toccato al dem Franco Iacucci spingere in direzione di una rivisitazione condivisa della Carta del Consiglio regionale, specificando di parlare a titolo personale rispetto ai rilievi offerti al punto in discussione e confermando che il gruppo consiliare del Partito Democratico prossimamente discuterà di riforme al suo interno, e solo dopo assumerà una posizione ufficiale. Il tutto all’interno di un quadro istituzionale che per Iacucci necessita di riforme strutturali che «vadano al di là delle eventuali maggioranze in Consiglio regionale per il bene della Calabria».


I punti all'ordine del giorno

Nel frattempo, tutto scorre a Palazzo Campanella dove fino al giorno della nuova seduta del Consiglio non sono previste altre riunioni di Commissione. Mancuso ha quindi fissato all’ordine del giorno provvedimenti che hanno completato il loro iter negli organismi consiliari e si tratta per lo più di provvedimenti di natura economico finanziaria. Si parte infatti con l’Assestamento del Bilancio di previsione 2024-2026 del Consiglio regionale che prevede una variazione per l’esercizio 2024, di oltre 21 milioni di euro, quota parte del risultato di amministrazione dell’esercizio 2023, che saranno destinati (tra gli altri) per 2 milioni al finanziamento di spese di investimento e per 8,8 milioni da restituire al bilancio della Regione per finanziare le spese per il funzionamento del Consiglio regionale.

Tra gli altri punti anche il Rendiconto di esercizio 2023 dell'Azienda Calabria Verde, dell’Ente per i Parchi Marini regionali, dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese (Arsac), di Azienda Calabria Lavoro, dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (Arcea), e dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (Aterp). Gli ultimi due punti sono dedicati al bilancio consolidato dell'anno 2023 della Regione e all’Assestamento del bilancio di previsione della Regione per gli anni 2024-2026.

Gli unici due punti di carattere non propriamente finanziario riguardano, la proposta di legge a firma di Antonello Talerico, Davide Tavernise, Pasqualina Straface, Giuseppe Mattiani e Filippo Mancuso relativa alla proroga delle graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti e aziende del servizio sanitario regionale, «al fine di superare la perdurante mancanza di personale in ambito sanitario regionale e assicurare la continuità delle relative prestazioni»; e la “Nomina su designazione da parte delle Associazioni di categoria e dei Patronati, finalizzata all'integrazione di due componenti in rappresentanza delle Associazioni di categoria e un componente in rappresentanza dei Patronati nell'Organismo di coordinamento e verifica a favore degli invalidi ex articolo 1, comma 5, legge regionale 19 ottobre 2001, n. 20”.

Non è invece iscritta all’ordine del giorno l’ennesima legge omnibus che lunedì scorso è approdata in Prima Commissione passando a maggioranza. Il provvedimento che consta di 10 articoli contiene norme che riguardano Asp, Azienda Zero, Aterp, Corap e Sorical, con modifiche e integrazioni al fine di renderle «più rispondenti all’evoluzione del nuovo contesto politico – amministrativo regionale o adeguarle alle prescrizioni del Governo».    

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