Irto: «Un Si al referendum costituzionale per abbattere i costi della politica»

Il presidente del consiglio regionale nel corso di un convegno a Molochio, in provincia di Reggio Calabria
15 novembre 2016
17:57

«Il risparmio sui costi della politica che deriveranno dalla Riforma costituzionale è chiaro, evidente e dimostrato dai numeri».

 


Lo ha detto il presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo - secondo quanto è detto in un comunicato - ad un convegno a Molochio sul tema “Le ragioni del SÌ. L’Italia che cambia”. «Il ddl Boschi-Renzi - ha aggiunto Irto - è legge dello Stato e attende una spinta confermativa da quella parte dell’Italia che finalmente, dopo il fallimento delle Bicamerali, vuole con forza che l’Italia entri nel futuro. C'è una drastica riduzione dei parlamentari, visto che i senatori oggi sono 315 e diventeranno 100 e sparirà la voce in bilancio della loro indennità. Saranno ridotte, inoltre, anche molte altre voci di spesa, assieme alla cancellazione di un sistema, quello dei bicameralismo paritario, che ha paralizzato l’Italia. Oggi, attraverso il meccanismo della navetta parlamentare, provvedimenti importantissimi finiscono nella palude. Domani, di fatto, i tempi di approvazione delle leggi saranno dimezzati».


Secondo Irto, «votando SÌ al referendum si tagliano i costi della politica. Non esistono altre realistiche opportunità di raggiungere questo obiettivo perché l’alternativa non è tra questa o un’altra riforma, ma tra questa riforma o il nulla, perché con la vittoria del NO tutto resterà com'è e passeranno nella migliore delle ipotesi altri 20 anni prima che qualcosa si muova in direzione del cambiamento».

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