Nomine regionali

Il grande ritorno di Sergio Abramo (Arsai) e un altro ruolo (Arrical) per il dirigente più potente della Calabria Luciano Vigna

Mentre l'ex sindaco di Catanzaro ritorna sulla scena politica dopo un flirt non consumato con la Lega il capogabinetto di Occhiuto continua a collezionare incarichi

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di Massimo Clausi
24 ottobre 2024
16:44

Un grande ritorno e un allargamento di poteri Si può leggere in quest’ottica le ultime nomine effettuate dal presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto. Il grande ritorno è quello di Sergio Abramo, imprenditore e politico di lungo corso, da sempre vicino al centrodestra. Sindaco di Catanzaro per circa vent’anni, la sua ultima apparizione significativa la ricordiamo proprio al centro agroalimentare di Lamezia Terme quando era sul palco al fianco di Mario Occhiuto per dire che l’esperienza dei sindaci di centrodestra poteva e doveva essere trasferita alla Regione. La “forzatura” politica però non riuscì, Silvio Berlusconi decise di candidare presidente della Regione Jole Santelli e di Abramo ufficialmente se ne persero le tracce. Ufficialmente perché in questi anni le indiscrezioni di palazzo lo davano vicinissimo alla Lega di Salvini, un matrimonio che però non si è mai consumato.

Così Abramo è tornato al suo primo amore, ovvero Forza Italia e proprio in quota Azzurri è stato nominato presidente dell’Agenzia regionale di sviluppo delle aree industriali e per l’attrazione degli investimenti (Arsai). Il compito è da far tremare le vene ai polsi ovvero quello di regolarizzare un’agenzia che non ha mai trovato pace nonostante le continue trasformazioni da Asi a Corap e adesso ad Arsai. Abramo che è imprenditore accorsato avrà certamente le competenze per fare questo piccolo miracolo.


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L’allargamento di potere riguarda Luciano Vigna. Questi ne ha fatto di strada dai tempi del Fronte della Gioventù in cui ha militato in una nidiata di giovani promettenti fra cui Fausto Orsomarso. Consigliere comunale a Cosenza, poi ha deciso di lasciare la politica attiva per concentrarsi nel ruolo di alto dirigente pubblico. Dirigente a Palazzo dei Bruzi con Mario Occhiuto sindaco. È stato uomo di fiducia di Jole Santelli ed ha confermato il suo ruolo strategico anche con Roberto Occhiuto. Il capo di gabinetto del presidente, oltre a questo ruolo ricopre anche quello di direttore della Film Commission Calabria e adesso anche quello di commissario di Arrical. Quest’ultimo incarico, della durata di dodici mesi, lo ricoprirà fino alla nomina del direttore generale dell’agenzia che si occupa di acqua e rifiuti che è di esclusiva competenza del Governatore. Occhiuto ha già detto che cercherà la massima condivisione con i sindaci, per il momento toccherà a Vigna mettere in campo le strategie per risollevare un altro settore strategico per la Calabria. Ovviamente nel tempo libero che gli lasciano gli altri incarichi

L'ultima nomina, come detto, è una conferma. Si tratta dello stilista Anton Giulio Grande che da commissario diventa presidente della Film Commission. L'ente che proprio nei giorni scorsi era stato accusato dal consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, di scarsa trasparenza  auspicando un nuovo percorso e «cominci a pubblicare per intero le centinaia di deliberazioni di pagamento assunte. La qualità delle informazioni riportate nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale risulta, infatti, estremamente insufficiente, soprattutto in termini di completezza dei dati riportati». Siamo certi che Grande, ora che ha pieni poteri, metterà mano a questo disguido

Giornalista
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