Giunta regionale, coperta corta: sale il livello dello scontro nel centrodestra

VIDEO | Le tensioni interne con Fdi e Lega potrebbero essere più complicate del previsto. Sul tavolo delle trattative si inserisce anche la partita relativa alle elezioni comunali di Reggio

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di Riccardo Tripepi
23 febbraio 2020
11:57

Dopo i colpi a sorpresa messi a segno da Jole Santelli con le nomine degli assessori all’Ambiente e all’Istruzione che hanno sancito l’ingresso in giunta di nomi di assoluto prestigio come quelli del colonnello Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo, e dell’astrofisica Sandra Savaglio, la partita si fa esclusivamente politica.

Rimangono cinque poltrone da assegnare in giunta insieme alle quali va considerata anche quella relativa alla presidenza del Consiglio regionale.


In settimana saranno avviate le consultazioni con i partiti sia a livello locale che nazionale con i confronti con il leader della Lega Matteo Salvini e di Fdi Giorgia Meloni che si annunciano abbastanza animati.

Le scelte a sorpresa fin qui operate dalla Santelli, che hanno avuto apprezzamento generale e stimolato i complimenti anche da parte di Pippo Callipo, non sembra abbiano avuto lo stesso gradimento tra i partiti del centrodestra che si ritrovano con una coperta più corta del previsto.

 

Le scelte di Fdi

Fdi punta ad avere un assessorato con il nome più accreditato che rimane quello dell’esterno Fausto Orsomarso, che dovrebbe prevalere su Luca Morrone, e alla presidenza del Consiglio regionale con i reggini Domenico Creazzo e Giuseppe Neri che scalpitano, ma dovranno vedersela con Filippo Maria Pietropaolo, vicinissimo a Wanda Ferro, che potrebbe rappresentare la candidatura di superamento.

 

I tormenti della Lega

La Lega invece dovrà decidere cosa fare rispetto alla regola che vede l’obbligo di dimissioni per i consiglieri nominati assessori. Secondo i calabresi non si dovrebbe applicare a Palazzo Campanella perché non esiste la figura del consigliere supplente. Consegnando le dimissioni gli assessori non potrebbero più rientrare in Consiglio in caso di rimpasto. Dovesse passare la tesi che sostiene un’eccezione calabrese i nomi di Pietro Molinaro e Tilde Minasi dovrebbero essere quelli giusti. Altrimenti si dovrebbe pescare all’esterno o tra i primi dei non eletti nelle varie circoscrizioni.

Fi non dovrebbe avere nessun dubbio nel nominare il più votato tra i consiglieri e cioè Gianluca Gallo, l’Udc dovrebbe poter contare sull’apporto di Francesco Talarico, per come richiesto da Lorenzo Cesa a Jole Santelli. Anche se alla finestra rimane sempre il reggino Nicola Paris, sponsorizzato da Luigi Fedele.

 

Le comunali a Reggio

In un quadro del genere le nomine degli esterni operate dalla governatrice sarebbero da attribuire in quota Forza Italia. L’interpretazione convincerà i colonnelli azzurri a partire da Francesco Cannizzaro? La domanda potrebbe trovare risposta inserendo sul tavolo anche la partita per la scelta del candidato sindaco di Reggio Calabria che il centrodestra sta giocando proprio in queste ore. Fdi, Lega e Fi sono ancora lontani dalla quadra sul nome, ma sembra che le trattative entreranno nel vivo non appena la giunta Santelli sarà ufficialmente varata. Il che dovrebbe avvenire non oltre i primi di marzo, considerato che la governatrice vuol presentarsi al primo Consiglio regionale (che dovrebbe essere convocato il 9 o il 10 marzo), con l’esecutivo già al completo.

Giornalista
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