Regione, Mangialavori dichiarato incompatibile. Tallini: «Perchè non si è dimesso?»

Si è riunita a palazzo Campanella la Giunta delle elezioni presieduta da Sebi Romeo per valutare le posizioni dei consiglieri subentranti. Il rappresentante di Forza Italia dovrà optare tra la carica di senatore e quella di consigliere. Al suo posto dovrebbe entrare Parente anche se gli Uffici dovranno esaminare i documenti prodotti da Gianpaolo Chiappetta - VIDEO

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di Riccardo Tripepi
22 giugno 2018
13:49
Mimmo Tallini e Giuseppe Mangialavori
Mimmo Tallini e Giuseppe Mangialavori

Riunita la giunta delle elezioni di palazzo Campanella per valutare la posizione dei consiglieri subentrati agli eletti in Parlamento Wanda Ferro e Francesco Cannizzaro. Via libera, scontato, per l’ex vicesindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà che ha scelto il gruppo della Casa delle Libertà.

 


Più problematica la situazione del neo senatore Giuseppe Mangialavori che, subentrato in Consiglio al posto di Wanda Ferro si trova adesso nella sua stessa condizione di incompatibilità. All’organismo presieduto da Sebi Romeo, che stavolta è stato convocato con celerità, non è rimasto altro che rilevarla con provvedimento. La palla adesso passa al Consiglio regionale che martedì prossimo ratificherà a decisione della giunta e notificherà il provvedimento al senatore. Mangialavori, a quel punto, avrà dieci giorni di tempo per optare tra la carica di consigliere e quella di parlamentare.

L'intervento di Mimmo Tallini

Essendo scontata la decisione (Mangialavori rimarrà senatore), ci si chiede come mai questa ulteriore perdita di tempo quando sono ormai passati quattro mesi dalle elezioni. Se lo è chiesto anche il componente della giunta e consigliere di Forza Italia Mimmo Tallini ha espresso tutta la sua perplessità. «Visto che il senatore Mangialavori opterà per il Senato - ha detto Tallini a margine dei lavori - mi sarei aspettato che uno come lui, conoscendo anche i suoi principi si dimettesse senza essere diffidato dall’Ufficio di presidenza o intimato perché incompatibile». Anche perché al suo posto dovrebbe entrare Claudio Parente. «Parente – ha detto ancora Tallini - ha già preannunciato agli organi di partito che vorrebbe entrare nel gruppo Forza Italia. Anche per questo, a mio avviso, diventa incomprensibile questa melina».

La posizione di Gianpaolo Chiappetta

Ma la sostituzione di Mangialavori sarà un’altra vicenda che impegnerà gli Uffici di palazzo Campanella. E se al momento viene dato per scontato l’ingresso di Claudio Parente, ci sarà da valutare la documentazione prodotta da Gianpaolo Chiappetta che aspira al posto che in Aula sarà lasciato sguarnito dal consigliere vibonese. «La questione – ha spiegato il presidente della giunta delle elezioni Sebi Romeo – sarà oggetto di valutazione da parte degli uffici del Consiglio che si pronunceranno formalmente anche in risposta alle pec e alle lettere che abbiamo ricevuto da Chiappetta».

 

Riccardo Tripepi

 

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Giornalista
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