Forza Italia e Ugl insieme per dire no alla riforma della Costituzione

Iniziativa degli azzurri tenuta nella sala Monteleone di Palazzo Campanella. Ospite d’onore la deputata ed ex sindacalista Renata Polverini
di Riccardo Tripepi
18 novembre 2016
12:00

Forza Italia e Ugl insieme per dire no alla riforma della Costituzione sulla quale gli italiani saranno chiamati ad esprimersi il prossimo 4 dicembre. 


Alla sala Monteleone di Palazzo Campanella ha avuto luogo un’altra iniziativa degli azzurri, stavolta insieme al “Comitato lavoratori per il no”, nell’ambito di una campagna che sta battendo in lungo e in largo il territorio provinciale per mobilitare al voto e spiegare le ragioni per le quali occorre difendere l’attuale testo costituzionale.



Il presidente del gruppo in Consiglio regionale Alessandro Nicolò ha fatto gli onori di casa e ha accolto i vertici del sindacato, rappresentato al tavolo dei relatori dalla segretaria regionale Ornella Cuzzupi, e la deputata azzurra Renata Polverini. In sala anche altri big della politica reggina come il presidente della Provincia Giuseppe Raffa e il consigliere regionale della Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro.
La segretaria Cuzzupi ha evidenziato il significato politico della campagna per il no che dovrà servire a bocciare il governo Renzi “reo” di aver abbandonato il Meridione e anche la Calabria. «Ci stanno togliendo tutto - ha detto la Cuzzupi - dagli ospedali agli aeroporti, fino ai treni a lunga percorrenza. E’ una situazione che non è più sostenibile».


Il capogruppo Nicolò, invece, si è soffermato sull’illegittimità di una riforma approvata da un «Governo che non è stato eletto dagli italiani e chi regge sull’appoggio del Nuovo Centrodestra che ha tradito il mandato avuto dagli elettori. Mi riferisco anche alla recente visita del ministro Lorenzin che è venuto in città per inaugurare il reparto di Cardiochirurgia all’ospedale, appropriandosi di risultati che erano i nostri».
Renata Polverini, invece, ha sottolineato la necessità di evitare la deriva oligarchica che potrebbe determinarsi con l’approvazione della riforma costituzionale in abbinata alla legge elettorale.


«La riforma costituzionale e la legge elettorale porteranno al potere un'oligarchia, una minoranza dell’Italia travestita da maggioranza. Anche con il 25% un solo partito potrà decidere le sorti di questo Paese, mentre con la clausola di supremazia il governo toglierà potere decisionale agli amministratori locali, che poco o niente potranno fare davanti alla costruzione di un inceneritore o un sito di stoccaggio di scorie nucleari. Quello che il no diffonde - ha concluso la parlamentare - non sono nozioni populiste ma grandi realtà rese in forma semplice per far comprendere ai cittadini quanto sia importante recarsi alle urne il prossimo 4 dicembre. Insomma con il Comitato Lavoratori per il no - ha spiegato - cerchiamo di svelare ciò che si nasconde dietro la incomprensibile riscrittura della Costituzione».

Riccardo Tripepi

 

Giornalista
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