La Lega lancia l'opa sulla Calabria: la vittoria in Basilicata indebolisce Fi e rimescola le carte

Il partito di Matteo Salvini vuole trovare al Sud il bacino di voti necessario per governare in autonomia. Forza Italia perde ancora consensi e mette in difficoltà gli azzurri calabresi in vista della scelta del candidato governatore

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di Riccardo Tripepi
25 marzo 2019
17:13

Anche stavolta Matteo Salvini è riuscito a rovinare la festa a Silvio Berlusconi e a Forza Italia lasciando gli azzurri ai margini del governo nazionale e in bilico per il futuro della coalizione anche a livello locale.

La vittoria del centrodestra in Basilicata, larga e annunciata, non lascia tranquillo il partito degli azzurri nonostante sia stato proprio Berlusconi in persona a scegliere il candidato governatore individuato in Vito Bardi.


Le percentuali parlano chiaro e indicano un solo vincitore: Matteo Salvini che fa arrivare la Lega al 19%, triplicando i consensi rispetto alle politiche alle quali il partito si era fermato al 6%.

Gli azzurri, invece, perdono ancora consensi scivolando dal 12% al 9% e confermando la deriva sovranista che sembra avere travolto il popolo del centrodestra e che rischia di mettere in discussione il ruolo di Fi all’interno della coalizione. Anche Fratelli d’Italia sale, raddoppiando i consensi come sottolineato dalla leader Giorgia Meloni che festeggia il 6,3% a fronte del 3,7% ottenuto alle precedenti politiche. Prende sempre più corpo, insomma, un fronte unico sovranista del centrodestra che potrebbe sorreggersi su sole due gambe (Lega e Fdi) o comunque relegare in un angolo gli azzurri.

 

Non sono dunque poche le preoccupazione di Forza Italia nelle altre Regioni meridionali che saranno chiamate al voto e ovviamente in Calabria. La discussione sulla scelta del candidato governatore è quanto mai aperta come dimostrano anche le scaramucce degli ultimi giorni tra Fdi e Fi in relazione alla possibile candidatura di Wanda Ferro. Gli azzurri continuano a ribadire (Santelli, Gallo e Cannizzaro) che il candidato è Mario Occhiuto, ma la sensazione diffusa è che la discussione reale si aprire dopo le elezioni europee. A quel punto i rapporti di forza tra i partiti saranno più chiari e la Lega avrà completato il processo di riorganizzazione che, nella nostra Regione, sarà affidato a una triade che avrà i suoi alfieri in Cristian Invernizzi e Domenico Furgiuele.

Come se ciò non bastasse, Forza Italia dovrà poi fare i conti con le spinte dei “dissidenti” legati al gruppo Gentile che aspettano da tempo gli eventi prima di posizionarsi definitivamente. Anche il senatore reggino Marco Siclari, che pure ha votato per la candidatura di Mario Occhiuto, nel commentare gli esiti del voto in Basilicata ha omesso ogni riferimento alla Calabria. «Con la vittoria in Basilicata il centrodestra si conferma la scelta degli italiani, infatti, sei regioni su sei hanno preferito noi al centrosinistra e Movimento 5Stelle nelle elezioni regionali tenute dal marzo 2018 ad oggi. Dopo Molise, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Abruzzo e Sardegna tocca infatti alla Basilicata con la marcia trionfale di Vito Bardi, espressione di Forza Italia, dimostrare che gli italiani vogliono un governo di centrodestra. La vittoria in Basilicata è dunque l’ennesima prova che a Roma il Governo gialloverde non è lo specchio della realtà, ma una formula di potere che sta facendo il male dell’Italia».

Riccardo Tripepi

Giornalista
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