L’analisi

Pd, dopo l’appello di Schlein a costruire l’alternativa al centrodestra i dem calabresi sono pronti a ripartire dai sindaci

VIDEO | Durante gli Stati generali la segretaria ha invitato il partito a non arrivare in ritardo all'appuntamento con le regionali. Intanto nella rosa dei papabili torna anche Falcomatà dopo l'assoluzione definitiva nel processo Miramare bis

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di Massimo Clausi
16 ottobre 2024
21:28

«Da questo momento cambiamo passo», ha detto il segretario regionale dei dem, il senatore Nicola Irto, dopo gli Stati Generali della Montagna a Mormanno. Lo ha detto in riferimento alle parole della segretaria nazionale Elly Schlein che dal palco ha invitato il Pd calabrese a non perdere altro tempo per non arrivare lunghi all’appuntamento con le regionali. La segretaria ha invitato la comunità democratica a costruire subito un'alternativa partendo magari dai territori. Un monito che non è sembrato proprio un elogio all’attuale gruppo dirigente. D’altronde i numeri parlano chiaro: alle ultime Europee in Calabria si è registrato il dato più basso di tutta la circoscrizione Sud con dieci punti percentuali in meno rispetto il dato nazionale. In quello stesso turno elettorale c'è stato anche il dato mortificante di una grande città come Corigliano Rossano dove il partito è arrivato al 3%. Anche i dati delle Politiche di due anni prima non sono stati propriamente esaltanti. Da allora evidentemente per la Schlein non deve essere cambiato molto se ha invitato a costruire un’alternativa al centrodestra, alternativa che in questo momento evidentemente non sembra intravedersi. Del resto anche la coordinatrice della segreteria Marta Bonafoni è tornata sull’argomento il giorno dopo, all'incirca con le stesse parole.

Segno che il problema c’è. Una situazione che sembra chiamare in causa anche il gruppo regionale. Non a caso al termine della convention il capogruppo, Mimmo Bevacqua, ha diffuso una nota in cui parla di pieno sostegno della segreteria nazionale al gruppo regionale. Un’ovvietà che nasconde evidentemente altro. Bevacqua continua dicendo che bisogna arrivare all’individuazione del candidato per tempo. I nomi sul tappeto sono tanti e da ieri ne emerge con forza uno in più ovvero Giuseppe Falcomatà assolto in via definitiva anche dal processo Miramare bis perché il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha abrogato l’abuso d’ufficio. Si è concluso così il procedimento penale a carico del primo cittadino per la mancata costituzione di parte civile dell'ente nel primo processo Miramare, da cui è stato assolto in Cassazione assieme agli altri imputati.


Un nome evocativo per il popolo democrat e soprattutto sindaco della città più popolosa della regione, la città metropolitana di Reggio Calabria. Naturalmente come opzione non c’è solo lui. Il centrosinistra governa tutte le grandi città calabresi e i sindaci da tempo stanno facendo squadra, c’erano tutti ad esempio dalla Schlein, da Franz Caruso a Enzo Romeo, da Nicola Fiorita a Flavio Stasi. La sintonia fra loro che si sono trattenuti a lungo a parlare dopo la fine dell'evento sembra esserci, come dimostra anche l'attività che stanno portando avanti come "governo-ombra" dell'Anci regionale. Ecco il Pd potrebbe ripartire da loro per un ragionamento sul dopo Occhiuto.

Giornalista
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