Dinami, il sindaco bolla i giudizi della Ferro sugli interventi comunali

Il primo cittadino della cittadina vibonese Maria Vetrice: «Gravissima la sua denuncia»
12 febbraio 2018
17:00

«Non è, forse, presto per Wanda Ferro accusare i postumi di una stanchezza che incomincia a condizionare pesantemente gli effetti di una strategia elettorale che già da qualche giorno sembra aver imboccato la strada sbagliata per cogliere consensi in vista del 4 marzo?». È quanto sostiene il sindaco di Dinami, Maria Ventrice. «Dalle notizie di questi ultimissimi giorni chi interpreta intelligentemente la comunicazione elettorale avviata dal consigliere regionale Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Vibo-Soverato, non sa darsi una diversa spiegazione sui discutibili giudizi dettati, probabilmente, da una disperata rincorsa per rendere positiva la campagna elettorale. 

 


E’ non è di poco conto il dover rimanere convinti che la stessa ha fatto un grandissimo errore nel chiedere una candidatura a tutti i costi e per giunta in un collegio che le popolazioni vibonesi avrebbero visto di buon grado, e con piena motivazione, assegnato ad uno tra i tanti politici e cittadini della società civile del territorio.


Sta di fatto che catapultata su un collegio che richiede una severa interpretazione ed attenzione dei tantissimi ed emergenti problemi che avviliscono il Vibonese, l’ex presidente della Provincia di Catanzaro sembra aver perso la bussola visto che è andata, incautamente, a prendersela contro chi ha deliberato di aiutare i Comuni più in difficoltà a superare problemi e disagi sul piano della gestione ambientale ed idrologica.


E’ per questo che è destinata a pagare caramente le conseguenze di un sistema di interpretazione delle esigenze del territorio.
E’, infatti, gravissima – conclude - la sua denuncia che dimostra di non aver ben digerito, ad esempio, che al Comune di Dinami, siano stati assegnati, da parte della Regione Calabria, i finanziamenti per il completamento della rete fognaria e la realizzazione di due impianti di depurazione a fanghi attivi della potenzialità di due mila abitanti per il capoluogo e la frazione di Monsoreto e della potenzialità di seicento abitanti per la frazione di Melicuccà, per un totale complessivo di un milione e seicento settantamila euro».

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