Mezzo milione di buoni pasto e portaborse. Per il consiglio regionale il virus può aspettare

Palazzo Campanella aderisce a una nuova convenzione: 76mila ticket elettronici per i dipendenti. Per una spesa complessiva di 431mila euro. E intanto gli eletti continuano a nominare i propri collaboratori

di Pietro Bellantoni
12 marzo 2020
17:34

Al dipendente regionale potete togliere tutto, tranne il buono pasto. Mentre la Calabria affronta l'emergenza coronavirus, tra ordinanze, quarantene e serrate dei negozi, in consiglio regionale tutto procede come se nulla fosse.

Risale a poche settimane fa l'atto con cui Palazzo Campanella dispone l'acquisto di ben 76mila buoni pasto formato elettronico per i circa 350 dipendenti del consiglio regionale. Il costo è ragguardevole: 431mila euro e spiccioli.


La nuova convenzione

Era il 27 dicembre 2017 quanto il Consiglio aderiva alla convenzione Consip “Buoni pasto 7 – Lotto n. 6 Calabria” per la «gestione del servizio sostitutivo di mensa per i dipendenti aventi diritto», disponendo l'acquisto di «100mila buoni pasto cartacei, necessari a soddisfare il fabbisogno presunto per un periodi di 24 mesi».

Una convenzione scaduta il 15 novembre 2019, senza possibilità di ulteriori ordini. Così, lo scorso febbraio, il settore Risorse umane ha richiesto l'attivazione delle procedure per il passaggio alla fornitura di buoni pasto in formato elettronico, «con un fabbisogno annuo stimato in circa 38mila buoni pasto».

Cosa dice l'atto del Consiglio

Nella determinazione del Consiglio si precisa che la Legge di bilancio 2020 «ha introdotto importanti novità sull’esenzione fiscale e previdenziale dei buoni pasto sia cartacei che elettronici».
Per questi ultimi «è stato previsto un aumento della deducibilità, che passa, quindi, da 7 euro a 8 euro».

Dopo una «indagine preliminare» è emerso che «sul portale della Consip è attiva la Convenzione di acquisto denominata “Buoni Pasto 8” ed in particolare il Lotto 11 - Calabria, all’interno del quale è possibile acquistare i buoni pasto in formato elettronico, dalla ditta Sodexo Motivation Solution Italia srl, con sede legale in Milano».

Il Consiglio ha perciò aderito alla nuova convenzione per l'acquisto di 76mila buoni pasto dal «valore facciale» di 7 euro, per un fabbisogno di 24 mesi, «il cui importo complessivo biennale ammonta quindi a 431.558,40 euro, compresa iva al 4%, pari a 16.598,40 euro».
Per il biennio 2020-2021 è dunque prevista una spesa annua di circa 216mila euro.

Nuova infornata di portaborse

A dimostrare che in Consiglio tutto procede normalmente, malgrado l'emergenza, c'è pure la nuova infornata di portaborse per i consiglieri regionali, dopo la prima avvenuta qualche settimana fa.

Il forzista Domenico Giannetta si è così visto assegnare la dipendente di ruolo del Consiglio Daniela Uslenghi, per una «indennità di struttura» (cioè un aumento rispetto al normale stipendio di lavoratore pubblico) che sfiora i 70mila euro.

Vittoria Carnevale, estranea alla pubblica amministrazione, sarà invece il segretario particolare «al 100%» di Giuseppe Graziano (Udc), per un trattamento economico di quasi 41mila euro all'anno.

Stessi incarichi e stessi compensi anche per Teodoro Strangi e Mario Antonio Filice, diventati segretari particolari, rispettivamente, di Marcello Anastasi (“Io resto in Calabria”) e Antonio De Caprio (Fi). Francesco Leonardo, 48 anni, sarà invece segretario di Francesco Pitaro (Iric) ma, a differenza dei suoi omologhi, avrà un contratto al 50% (i consiglieri possono dividere un incarico a metà), ovviamente con un compenso dimezzato: 20mila e 400 euro all'anno. Pitaro, infatti, ha destinato l'altro 50% a Cristina Mungo, classe '93.

Insomma, due segretari al prezzo di uno. È la prova provata che in Consiglio tutto continua uguale a prima.

bellantoni@lactv.it

Giornalista
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