Il Consiglio regionale tiene in vita l'aeroporto di Reggio, ma il Pd nazionale affossa l'Agenzia dei beni confiscati

Passa a maggioranza la legge proposta da Battaglia che trova 164mila euro per l'esercizio provvisorio di Sogas. Proprio mentre in Aula arriva la notiza del declassamento dell'Agenzia deciso dal Senato
di Riccardo Tripepi
29 giugno 2017
20:23

La Regione tiene in vita l’aeroporto di Reggio. Approvata a maggioranza, con l’astensione del Gruppo Misto, il voto contrario di Mario Magno e il sì dei consiglieri d’opposizione reggini Francesco Cannizzaro e Alessandro Nicolò, la proposta di legge presentata dal democrat Domenico Battaglia.

La normativa prevede uno stanziamento da 164mila euro alla Curatela fallimentare della Sogas per consentire il prolungamento dell’esercizio provvisorio fino al prossimo 18 luglio. In quella data dovrebbe iniziare la gestione della Sacal e, con questo stanziamento, l’aeroporto reggino dovrebbe essere salvo senza aver chiuso neanche per un giorno.


 

Tutto liscio? Neanche per sogno. L’occasione serve a mettere pepe ad una seduta fin lì sonnolenta che ha visto accendersi il dibattito. Tra i più critici Mario Magno che ha parlato di norma incostituzionale e di una sorta di tentativo mascherato di ripianare il debito di una società fallita, vietato dall’Europa e anche dalle leggi italiane.

Più politiche le valutazione degli altri consiglieri che hanno aspramente criticato la giunta per la gestione dei trasporti in genere e di quello aereo in particolare. Cannizzaro (Cdl) ha ammonito: «Questo atto è il minimo indispensabile per l’aeroporto di Reggio, vorremo capire quali sono i piani del governo per lo sviluppo dello scalo e che fine hanno fatto i bandi regionali per i nuovi vettori». Flora Sculco ha ricordato come il Sant’Anna di Crotone sia ancora chiuso e che «non è stato possibile conoscere il piano industriale di Sacal. L’unico atto che abbiamo conosciuto è stato un bando dell’Enac impugnato perché illegittimo».

Un dibattito acceso al quale non si è sottratto il governatore Mario Oliverio che ha difeso il suo operato. «In questi anni - ha detto - abbiamo registrato una grande difficoltà in merito alla gestione dei trasporti. Gli aeroporti di Reggio e Crotone sono sotto curatela fallimentare, e non è stato certo il presidente della Regione a creare questa situazione».

«Saluto positivamente l'arrivo di Sacal - ha aggiunto -, il cui affidamento provvisorio che può essere il presupposto per costituire la gestione unitaria degli aeroporti. Si potrà aprire una fase nuova per rilanciare il sistema aeroportuale. Abbiamo destinato 12 milioni a sostegno del co-marketing per incentivare le compagnie in tutti e tre gli scali. Abbiamo inoltre avviato una interlocuzione con la Commissione europea che ci permetterà di emanare un altro bando di 12 milioni per la creazione di nuove rotte».

 

Certo che dopo due anni e mezzo di governo, però, indicare come responsabili i predecessori e procedere ancora ad annunci non è che deponga benissimo per il governo regionale. Specie nella giornata in cui da Roma arriva la notizia che il Senato ha deciso di declassare l’Agenzia dei beni confiscati di Reggio, bocciando tutti gli emendamenti presentati per provare a salvarla. Tanto da far esplodere l’opposizione in Aula, su tutti Cannizzaro: «Il governo ha abbandonato Reggio». E se il capogruppo Romeo ha provato una difesa d’ufficio del rapporto con il governo Renzi, anche tra i banchi della maggioranza trapelava delusione, con Arturo Bova lapidario: «mi sa che il lanciafiamme Renzi lo sta usando contro la Calabria».

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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