Consiglio regionale, Tallini: ‘l’influenza di Morrone, un pretesto per annullare la seduta’

Mimmo Tallini, consigliere regionale di Forza Italia, non crede che il consiglio regionale sia stato rinviato per l’influenza di Ennio Morrone, ‘ un pretesto per una maggioranza che non riesce a far quadrare i conti’
di redazione
29 dicembre 2014
17:43

“Credere che il consiglio regionale della Calabria sia stato rinviato per l'influenza dell'amico Ennio Morrone, al quale faccio gli auguri di pronta guarigione, equivale a credere all'esistenza di Babbo Natale”. Lo ha dichiarato Mimmo Tallini, a proposito dello slittamento della prima seduta del consiglio regionale. Secondo il consigliere regionale di Fi “è piuttosto patetico il tentativo del consigliere di maggioranza Orlandino Greco di scaricare tutto sul vaccino anti-influenzale che non ha funzionato o sul presidente del Consiglio uscente Franco Talarico. È evidente a tutti che il legittimo impedimento del collega è stato utilizzato per un provvidenziale rinvio da una maggioranza che non riesce, a più di un mese dal voto, a far quadrare i suoi conti per la composizione della nuova giunta e per gli assetti di Consiglio. Bisogna piuttosto capire se anche la seduta del 7 gennaio sarà subordinata a nuovi attacchi influenzali o mal di denti o altre patologie, mi auguro non gravi, di altri consiglieri”.


Tallini aggiunge: “Nel tentativo di ingraziarsi il presidente Oliverio, il collega Greco ne esalta l'attivismo solitario di questi giorni, elencando la risoluzione di vari problemi. Devo purtroppo registrare che il collega Greco non si rende assolutamente conto della gravità della situazione calabrese, dei drammi presenti e incombenti, che avrebbero bisogno di una terapia d'urto e di organi democratici di governo funzionanti. Anticipo la sua replica: sì, è vero, anche il governo di centrodestra di cui ho fatto parte, ha avuto le sue responsabilità e forse non ha risposto a tutte le aspettative che l'elettorato gli aveva affidato. Tocca ora a Oliverio e al centrosinistra tentare di fare di più, ma senza giocare allo scaricabarile e soprattutto senza trucchi e trucchetti. Al presidente Oliverio voglio suggerire, in tutta sincerità, di diffidare da coloro che lo incensano e che sminuiscono i problemi per fargli piacere. I cortigiani senza testa e senza cuore sono stati causa dei problemi di Scopelliti, potrebbero esserlo anche per lui. Sappia anche che le mie critiche saranno sempre leali e costruttive, mai personali, legate ai problemi reali che tutti assieme, maggioranza e opposizione, abbiamo il dovere di affrontare”.


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