Via alla sessione di Bilancio. La casse piangono e Viscomi chiede un nuovo patto di lealtà (VIDEO)

Il bilancio per il 2018 vale circa 6 miliardi di euro. Il 60%, pari ad oltre 3 milardi e mezzo sarà fagocitato dalla sanità. Solo 780 milioni di risorse libere. Immani difficoltà nella riscossione dei tributi
di Riccardo Tripepi
6 dicembre 2017
20:36

Incardinata a palazzo Campanella la sessione di Bilancio. L’obiettivo, come annunciato dal presidente del Consiglio Nicola Irto, è quello di arrivare all’approvazione della manovra finanziaria e del collegato prima della fine dell’anno.

 


La Commissione competente presieduta da Giuseppe Aieta ha quindi proceduto all’avvio della discussione generale, ascoltando la relazione del vicepresidente della giunta Antonio Viscomi. Il quadro generale non muta rispetto al recente passato. Il bilancio regionale si presenta per la gran parte ingessato e assorbito dalle spese per la sanità.

I numeri della manovra

In particolare la manovra per il 2018 vale circa 6 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali, delle anticipazioni di liquidità e delle anticipazioni di cassa. Il 60,6%del Bilancio, pari a 3.641,79 milioni di euro sarà destinato alla Sanità. Le risorse per investimenti, provenienti dai Por e dai Fas rappresentano il 18% del bilancio. Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente stabilite dalla Regione ammontano, invece, a circa 780 milioni di euro, pari al 13% delle risorse attualmente iscritte al Bilancio.

 

Ed anche su queste ci sarebbero non pochi problemi per come spiegato da Viscomi. «All’interno delle risorse libere – ha spiegato Viscomi - 124 milioni e 500 mila euro sono bloccati in quanto risorse per oneri non ripartiti derivanti da varie cause: accantonamenti necessari, incertezza sulle entrate, pignoramenti, svalutazione, situazioni giudiziarie pendenti, ed altro».

 

Abbastanza per capire che i margini di manovra per il governo regionale sono più ridotti che mai, nonostante sia proceduto ad un ulteriore contenimento della spesa per il funzionamento di giunta e Consiglio.

Le difficoltà nella riscossione delle tariffe sui rifiuti

Altre criticità deriverebbero poi dalla difficoltà di regolarizzare le entrate derivanti dai tributi e soprattutto quelle relative alla riscossione delle tariffe sui rifiuti e sull’acqua. Le rateizzazioni avviate da diversi Comuni non starebbero dando i risultati sperati e Viscomi ha sottolineato come servirebbe un nuovo patto di lealtà istituzionale fra le Amministrazioni.

 

Problemi anche per il settore della forestazione per il quale servono, come sempre, risorse aggiuntive che dovrebbero essere reperite attingendo ai fondi Fas.

Al termine della riunione della Commissione il presidente Aieta si è detto comunque ottimista. «Credo che la discussione avviata in Commissionesancisca una rinnovata attenzione da parte dei consiglieri membri non più legata a pregiudizi di tipo ideologico, ma mirata a raccogliere e definire compiutamente i limiti strutturali del Documento evidenziando la necessità di una più rigorosa gestione dei flussi di spesa, richiamando i responsabili dei dipartimenti ad una maggiore vigilanza di gestione. Di risorse libere – ha aggiunto Giuseppe Aieta – ne risultano pari a 780 milioni di euro, di cui 196 destinati al funzionamento della macchina burocratica di Giunta e Consiglio regionale, una cifra – ha sottolineato - inferiore di circa 60 milioni rispetto al 2012. Ed ancora: 117 milioni sono stati destinati al finanziamento di opere pubbliche dei comuni e 55 milioni di euro sono stati individuati per soddisfare le spettanze dei precari a vario titolo. Fatta salva la cifra per la copertura del fabbisogno della sanità – ha evidenziato Aieta – è possibile affermare che il Bilancio della Regione comincia a manifestare segni di ripresa e marcia verso un approdo più tranquillizzante».

 

La Commissione passerà adesso alla fase delle audizioni del partenariato sociale, mentre fino alle ore 10 del prossimo 12 dicembre sarà possibile depositare gli emendamenti al collegato alla finanziaria.

 

 Riccardo Tripepi

Giornalista
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