“Il Pd non si intrometta e rispetti la democrazia” Cannizzaro si scaglia contro il centrosinistra

Dopo il rinvio del Consiglio regionale, il capogruppo della Cdl tuona: «Dimostrano di non sapere governare la Calabria, mentre il centrodestra è già pronto»
di Riccardo Tripepi
11 agosto 2017
19:18

Non si placano le polemiche dopo la decisione della Conferenza dei capigruppo di rinviare il rinnovo dell’Ufficio di presidenza a settembre insieme al Consiglio che avrebbe dovuto discutere dell’emergenza immigrazione. Un caso arrivato anche in Parlamento con un’interrogazione al governo presentata dai deputati azzurri Jole Santelli e Roberto Occhiuto.

Il capogruppo della Casa delle Libertà in Consiglio ci racconta cosa è accaduto e si scaglia contro il Pd.


«E’ successo che il Pd, ancora una volta, dimostra in maniera oggettiva la propria incapacità di governare la Calabria rinviando i due Consigli regionali in programma per l’8 e il 9 agosto, con temi molto importanti come il rinnovo dell’Ufficio di presidenza e il dibattito sull’immigrazione. A tal proposito registriamo un fatto grave che non ha precedenti nella storia del regionalismo calabrese. Alla scadenza dell’Ufficio, ormai avvenuta da diversi mesi, il Pd a colpi di maggioranza rinvia tutto perché non ha l’accordo interno. Ancora più grave, se possibile, il rinvio del Consiglio monotematico sull’immigrazione richiesto dal sottoscritto e da tutte le forze del centrodestra per affrontare un tema molto delicato per l’Italia e la Calabria. Una scelta scellerata che dimostra l’incapacità di guidare i processi di gestione della Regione. Il centrodestra condanna fermamente queste scelte in modo che i calabresi capiscano da quale classe dirigente sono governati».

 

Anche voi però avete avuto necessità di un lungo confronto prima di indicare Wanda Ferro e Mimmo Tallini come componenti dell’Ufficio di presidenza.

«E’ vero, è servito un lungo confronto e un buon dibattito come avviene in un partito serio. Forza Italia si è confrontata in più occasioni e alla fine ha indicato Wanda Ferro come vicepresidente di minoranza e Mimmo Tallini come segretario questore. Inizialmente avevo chiesto all’intero partito di tenere in considerazione un’eventuale riconferma di Pino Graziano alla carica di segretario questore che ha lavorato bene in questi due anni e mezzo. Il partito nella sua maggioranza, dopo il confronto, ha voluto dare una certa discontinuità rispetto al passato e facendo sintesi è arrivata ad una soluzione diversa che poi abbiamo approvato in maniera unitaria. Dimostrando di essere un partito coeso e pronto a governare la Calabria”.

Ma è vero che la linea di Forza Italia l’ha dettata Scopelliti?

“Assolutamente no. Come già spiegato dal coordinamento regionale, la presenza dell’ex governatore è stata casuale. Si è trattato di un saluto cordiale durante una pausa della riunione. Poi il coordinamento ha ripreso i lavori trovando la sintesi a tarda sera. La sua presenza è stata strumentalizzata”.

 

Dopo le dichiarazioni del capogruppo del Pd Romeo sulle votazioni “libere” per il rinnovo dell’Ufficio di presidenza, teme nuove intromissioni da parte della maggioranza?

“Mi pare ovvio che il Pd è in totale confusione e, quindi, sono in confusione tutti i soggetti che lo rappresentano. Hanno più volte detto che non entreranno nelle scelte delle minoranza, poi, dalle ultime dichiarazioni, non mi pare che andranno in questa direzione. Spero che per il bene della politica e della democrazia la maggioranza lascia che sia la minoranza ad indicare i propri componenti all’interno dell’Ufficio di presidenza”.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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