Gli scenari

Comune di Rende con vista sulle elezioni. Restano l’incognita proroga commissariamento e la variabile fusione

VIDEO | Convocati dal Prefetto di Cosenza i comizi elettorali, ma il Ministero dell'Interno potrebbe prorogare la visita della triade in Comune. Sullo sfondo anche la nascita della città "nuova" con Cosenza e Castrolibero

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di Salvatore Bruno
25 settembre 2024
17:33

Via libera del Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, al decreto di convocazione dei comizi elettorali per il comune di Rende. L’ente è stato sciolto a giugno del 2023 per infiltrazioni mafiose in seguito alle risultanze delle inchieste Malarintha e Reset, condotte dalla Procura di Cosenza e dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che oltre ad esponenti della criminalità dell’area urbana, hanno coinvolto pure gli amministratori della città del Campagnano.

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L'incognita commissariamento

Il 17 ed il 18 novembre le date indicate per il voto, con eventuale ballottaggio l’1 e il 2 dicembre. Teoricamente il provvedimento dovrebbe dare il via libera alla campagna elettorale. Rimane però in piedi l’incognita di una proroga del commissariamento. La triade che guida il comune da quasi un anno e mezzo, composta da Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini, sulla carta è in procinto di fare le valigie. Nei fatti invece, potrebbe prolungare la propria permanenza nel palazzo di città per ulteriori sei mesi nel caso in cui dal Viminale, sulla scorta delle indicazioni della Prefettura, dovesse arrivare l’indicazione di estendere il periodo di bonifica degli uffici.


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La variabile fusione

A Rende inoltre, lo scenario si presta ad altre numerose variabili. La più incombente riguarda la procedura di fusione con i comuni di Cosenza e Castrolibero. Per cui, anche nell’ipotesi in cui a Rende si dovesse andare al voto, l’eventuale nuova amministrazione potrebbe avere vita breve. Anche qui però, il condizionale è d’obbligo perché la fusione è subordinata all’esito del referendum consultivo la cui indizione spetta al presidente della Regione Roberto Occhiuto. Pure quest’ultimo appuntamento tuttavia è in bilico, in virtù del ricorso al Tar preannunciato dal sindaco del capoluogo Franz Caruso. Insomma il clima è quello dell’incertezza mentre le forze politiche seguono dalla finestra l’evolversi degli eventi. Perché in queste condizioni, almeno per il momento, avanzare ipotesi di coalizioni e di candidature appare quanto mai impraticabile.

Giornalista
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