Centrodestra reggino in frantumi. Sfiducia per Lucio Dattola?

La sconfitta alle elezioni per la città metropolitana continua ad alimentare le tensioni del centrodestra reggino che al momento pare essere ingovernabile
di Riccardo Tripepi
31 agosto 2016
11:00

Solo due i seggi conquistati dallo schieramento sui 14 disponibili, uno dei quali andato a Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore provinciale alla Cultura uscente, che va considerato un indipendente. Basti ricordare che fu proprio lui, ad esempio, a sfidare Giuseppe Scopelliti alle elezioni comunali che assegnarono il secondo mandato a quest’ultimo. Il solo Domenico Giannetta, insomma, può considerarsi esponente doc del centrodestra reggino.


Un bottino magrissimo, arrivato anche dopo la tremenda tempesta giudiziaria che ha travolto tra gli altri anche il senatore Antonio Caridi, che sta animando la discussione interna ed esasperando gli animi.



Sul banco degli imputati sono finiti subito i consiglieri comunali Maiolino e Matalone, vicini all’area che fu guidata da Caridi e Scopelliti, e che nell’urna hanno tradito votando centrosinistra. Un atto che è già costato l’allontanamento dei due dal partito degli azzurri. Forza Italia, per provare a ricompattare le truppe, ha poi provveduto alla nomina di un nuovo capogruppo individuato in Antonio Pizzimenti, consigliere comunale al secondo mandato e individuabile nell’area che fa riferimento al consigliere regionale Alessandro Nicolò.


Ma il processo interno continua ancora. Durante una delle ultime riunioni del centrodestra, ad esempio, è finito sul banco degli imputati anche l’ex presidente della Camera di Commercio Lucio Dattola. L’uomo che il centrodestra aveva schierato alle ultime elezioni comunali come candidato sindaco nell’improba sfida con Giuseppe Falcomatà.


Secondo i partiti della coalizione Dattola avrebbe dovuto astenersi alla votazione per la città metropolitana, essendo al gruppo misto e portavoce dell’opposizione, per mantenere un atteggiamento neutrale. La sua decisione di appoggiare Lamberti, invece, è stata determinante per l’elezione di quest’ultimo e non è andata già a molti big dello schieramento, a partire da Massimo Ripepi che ha chiesto la revoca dell’incarico di portavoce per lo stesso Dattola.


La pacificazione interna è ancora molto lontana, dunque, e la commissaria provinciale Jole Santelli è chiamata ad agire in fretta se non vuole davvero che il partito reggino evapori definitivamente.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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