Ap: «La differenziata a Rende un altro bluff di Manna»

«Servizio inefficiente, carente e superficiale» secondo il movimento politico Alternativa Popolare, che punta il dito contro l’amministrazione comunale
9 ottobre 2017
17:12
Spazzatura
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«Quello che avevamo già detto sulla raccolta differenziata a Rende, ossia che era un servizio inefficiente, carente e superficiale… e cosa ancora più grave è ciò che dice l’amministratore delegato Pellegrino di “Calabra Maceri”, gestita da lui stesso secondo cui la raccolta differenziata non funzione “per colpa delle defaillance da attribuire all’inciviltà dei cittadini”».

La verità secondo AP è che « I cittadini di Rendepagano il servizio e i loro soldi vanno nelle casse dell’azienda, la Calabra Maceri… I nostri complimenti al signor Pellegrino, la cui crescita dell’azienda negli anni è dovuta all’apporto economico che stanno dando i cittadini e il Comune. La verità ve la diciamo noi: il servizio di differenziata non funziona per oggettive responsabilità di Manna e di Pellegrino», asserisce il movimento politico.


I dubbi posti a Manna da AP

Sulla mancata programmazione ed esecuzione di una efficiente raccolta differenziata, il movimento pone una serie di domande al sindaco Manna.


«Come mai, i cittadini di Rende pagano, con l’avvio della differenziata, di più rispetto al precedente servizio con i cassonetti, quando in altri comuni limitrofi, con la raccolta porta a porta, il risparmio è di circa il 20 %? Come mai delle 22 isole ecologiche previste in contratto ne sono solo state realizzate solo 3?  Come mai per la zona di Commenda e Roges avete proceduto a consegnare i mastelli ad ogni condominio, invece nelle contrade ciò non avviene, lasciando le persone anziane e con difficoltà al ritiro presso la casa comunale? Come mai il Comune non ha proceduto al censimento delle abitazioni sconosciute e degli in affitti in nero, per come afferma Pellegrino, prima dell’avvio della differenziata? È facile imporre regole illogiche scaricandone, poi, il peso dell'adempimento sui cittadini».

 

Inoltre AP ancora si interroga « Che senso ha prevedere l'apertura delle porte dell’isola ecologica con la tessera sanitaria se chiunque può fare il "lancio del sacchetto" oltre la barriera posta ad altezza d'uomo? L’isola ecologica è così piena che non si può più neppure entrare. Tutto si ammucchia indistintamente e viene meno il concetto stesso di raccolta differenziata. Questa amministrazione, dunque, per questo servizio non fa solo la differenziata ma anche la differenza tra i cittadini di seria A e di serie B», conclude il movimento Ap.

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