Villa, il sindaco Caminiti: «Recuperiamo beni e la loro memoria, iniziamo con l’hotel Plaza che presto sarà la sede dell’Arma»

In occasione del recente incontro in memoria dell’ingegnere Giovanni Calì, svoltosi sul Molo di sottoflutto del porto, nell'ambito delle manifestazioni legate alla 60 ^ traversata dello Stretto, la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, ha riflettuto sulle occasioni perdute della città.

«Da due anni stiamo affrontando la sfida amministrativa in questa che sembrerebbe essere la città delle occasioni perdute la città, per il relitto di Porticello che non siamo riusciti a valorizzare, per i quadri ispirati alla Calabria insigniti dei premi Villa San Giovanni che pure da qui sono passati senza che fosse istituita la Pinacoteca. Un atto di generosità incredibile che avrebbe reso fruibili quelle opere qualora la città fosse stata in grado di accoglierle. Abbiamo, dunque, perso nel tempo tante occasioni di sviluppo culturale e turistico».

In particolare proprio la ricca eredità dell’indimenticato ingegnere è stata occasione di una sorta di nostalgia creativa e di ritrovate intenzioni. Non solo l’impegno a riprendere, anche gradualmente, i premi San Giovanni e ad avviare la costituzione di una memoria digitalizzata per custodire in modo adeguato i tanti nomi illustri che restano legati a Villa attraverso i premi. Ma l'ingegnere Calì aveva fatto molto altro -  il centro balneare Cènide, il cinema Mignon, il “piccolo hotel” - di cui qualcosa oggi potrebbe essere recuperato.

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