• Visita la sezione DestinazioniDestinazioni
  • Visita la sezione EventiEventi
  • Visita la sezione FoodFood
  • Visita la sezione StorieStorie
  • Visita la sezione Evento TropeaEvento Tropea
96
di Asmara Bassetti
15 agosto 2024
12:17

Terra da scoprireNon solo mare e montagna, le cascate altra meraviglia della Calabria: ecco le più belle (e poco conosciute)

Luoghi mozzafiato circondati da boschi immersi nel silenzio, rotto solo dall'acqua che si riversa sulle rocce. Incanalate sotto rocce suggestive, a volte a cielo aperto a formare piccole pozze nelle quali fare un bagno durante le giornate calde dell'estate

Destinazioni

Mare azzurro, montagne imponenti dalle quali vedere un panorama da ricordare, e paesini conosciuti, nascosti o abbandonati. La Calabria, oltre alle mete più note per spiagge e altezze, offre anche tratti naturali sconosciuti alla maggior parte: le cascate. Circondate da boschi immersi nel silenzio, rotto solo dall'acqua che si riversa sulle rocce, ad altezze moderate o anche altissime, vi sorprenderanno, a volte incanalate sotto rocce suggestive, a volte a cielo aperto a formare piccole pozze nelle quali fare un bagno durante le giornate calde dell'estate. Nell'articolo vi porteremo alla scoperta di alcune cascate non troppo popolari, e dei luoghi spettacolari e inaspettati che le ospitano.

5 di 5
5

Villaggio Buturo con le cascate del Lupo, dei Lamponi e dei Faggi

Ultima tappa per vedere tra le cascate più belle della Calabria, che questa volta arriva fino alla Sila Piccola, in provincia di Catanzaro, dove troviamo tre cascate nella zona di Buturo. Il villaggio è uno tra i più antichi tra quelli storici della Sila Piccola catanzarese, e prende il nome da vuturu, che tradotto dal dialetto locale significa avvoltoio, che un tempo abitava quest'area. Si parte dalla caserma forestale Casa Giulia, andando verso l’interno della Riserva Naturale Biogenetica “Coturelle-Piccione”, che si trova nel comune di Albi. Troverete facilmente il sentiero, poiché le indicazioni per raggiungere le cascate sono chiare e disseminate lungo il percorso, che durerà 3 ore tra andata e ritorno, per un totale di 6 chilometri e un dislivello di quasi 340 metri, con difficoltà di tipo E (Escursionistica). Incontrerete grandissimi faggi, e un bosco di latifoglie che dovrete attraversare fatto di cerri, faggi, castagni, pini e pioppi. Vi potrebbe capitare di incontrare lo scoiattolo nero, il gufo reale, la volpe, il cervo, il daino, il cinghiale, il cervo, e il capriolo. Continuate a raggiungere un nuovo incrocio, da cui partono due sentieri. Uno porta alla Cascata del Lupo,  chiamata così per l'animale simbolo della Sila che si può facilmente avvistare da una rupe che dà sulla cascata. L’altro sentiero porta alla Cascata dei Lamponi, per la presenza dei frutti che si trovano nella zona e la Cascata dei Faggi, per via  degli alberi di faggio che ci sono intorno. Quest'ultima è la più particolare: si presenta infatti a forma di ventaglio, la cui forza ha creato una limpida pozza dove è possibile farsi il bagno in estate. Tramite lo stesso percorso dei sentieri CAI e del Parco Nazionale della Sila, si possono raggiungere anche altre tre cascate: Cascata delle Ninfe, Cascata Anemone, e Cascata Pietra, che non presentano grandi difficoltà eccetto la discesa finale alla Cascata Ninfe, che richiede un po' più di agilità.

 

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top