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di Giuseppe Mancini
7 luglio 2024
15:00

Terra da scoprireIn moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria

In sella alla fidata due ruote si apprezza tutta la magnificenza di questo paradiso montano. Il nostro tour tra alberi secolari, laghi e strade dai paesaggi mozzafiato

Destinazioni

Una delle unicità della Calabria, regione ricca di contrasti, è che percorrendo pochi chilometri ci si trasferisce dalle assolate spiagge con mare cristallino, al fresco dei fitti boschi dei monti dell’entroterra. Per sfuggire alle torride giornate estive, ci si può spostare dove la natura regna incontrastata, tra vegetazione incontaminata, torrenti, laghi, paesaggi mozzafiato.

In tanti decidono di farlo in sella a una moto. Il parco nazionale della Sila è una delle mete più apprezzate dai bikers di tutta Italia. Migliaia i centauri che, su due ruote, si mettono in viaggio per inoltrarsi tra le strade dell’area protetta naturalistica dell’altopiano silano, che si estende tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone.

Passeggiate rigeneranti on the road, per staccare la spina, lontani da stress e quotidianità, e scoprire così un’area della Calabria ricca di panorami stupendi. Oltre i mille metri di altitudine, è possibile visitare graziosi borghi con strutture alberghiere, ristorantini, suggestive casette in legno. Di seguito le tappe da non perdere in sella alla due ruote.

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Villaggio Mancuso

Superata la diga del lago artificiale Passante, si arriva al piccolo centro ideato negli anni ’30 dal lungimirante imprenditore Eugenio Mancuso. Il Villaggio è un luogo da fiaba a 1289 metri sul livello del mare, facente parte del comune di Taverna che diede i natali al pittore di spicco del diciassettesimo secolo Mattia Preti. Tra la fitta boscaglia di Pini silani sorgono le caratteristiche casette in legno, strutture ricettive, negozietti di souvenir e ristorantini, come l’iconico La Rotonda.

Messa la moto sul cavalletto, si può sostare per  apprezzare le bellezze naturalistiche, architettoniche e gastronomiche. Uno dei simboli della zona è il “Grande albergo delle Fate” costruito anch’esso negli anni ’30 e oggi abbandonato. L’edificio per anni fu meta turistica frequentata anche da attori e oggetto di set cinematografici. Molto graziosa pure la chiesetta dedicata a Santa Maria degli angeli.

Le cose da fare in zona sono tante: ci si può spostare brevemente a visitare le vicine località di Albi, villaggio Racise, l’ottocentesco villaggio Buturo, fare tranquille passeggiate, divertirsi nei parchi avventura, intraprendere escursioni negli oltre mille ettari della Riserva biogenetica Poverella, andare alla scoperta delle cascate presenti nell’area e documentarsi presso il Centro visita Garcea, che promuove educazione ambientale.

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