Elezioni

Usa 2024, Harris vola al confine col Messico e attacca Trump sui migranti

La candidata dei democratici alla presidenza degli States: «Strumentalizza il tema sicurezza». Immediata la risposta del tycoon che ha incontrato Zelensky a New York: «Cosa ha fatto in 4 anni?»

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di Redazione Politica
29 settembre 2024
09:12
Kamala Harris e Donald Trump
Kamala Harris e Donald Trump

«Il popolo americano merita un presidente che si preoccupi di più della sicurezza dei confini che di fare giochi politici»: Kamala Harris vola in Arizona al confine col Messico e attacca frontalmente Donald Trump sull'immigrazione, il terreno dove lei è più vulnerabile. «Perché va al confine ora, facendo il gioco del suo avversario? Continua a parlare di come vorrebbe risolvere i problemi alla frontiera ma perché non l'ha fatto in questi quattro anni?», l'ha provocata il tycoon, che invece si è concentrato su un altro terreno politico per lui complesso, ricevendo alla Trump Tower a New York Volodymyr Zelensky per discutere di come porre fine al conflitto in Ucraina.

Sul fronte della politica estera the Donald ha avuto un lungo incontro anche col premier laburista britannico Keir Starmer, uno dei tanti leader che sta cercando di creare un ponte con il candidato repubblicano nel caso di una sua vittoria. Nel frattempo l'ex presidente continua a sfruttare il suo 'brand' lanciando, dopo i Trump Coins, un medaglione in argento 999% con il suo volto su un lato e la sua firma sulla Casa Bianca sul retro - una nuova linea di orologi da polso, chiamati Trump Watches, con prezzi che vanno dai 499 ai 100 mila dollari.


All'inizio dell'amministrazione Kamala Harris era stata criticata per non aver ancora visitato un confine in emergenza e per essersi giustificata con una gaffe («non sono ancora stata neppure in Europa»). Poi in Guatemala aveva suscitato polemiche nel suo partito per aver duramente ammonito i migranti a non venire negli Usa perché sarebbero stati respinti, dopo che Joe Biden aveva promesso una politica migratoria «più umana» di quella di Trump, che ora minaccia addirittura la più grande deportazione di massa della storia Usa.

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Nel suo primo viaggio al confine come nominee, a Douglas, nella stessa contea visitata dal tycoon nel giorno della sua incoronazione alla convention dem, Harris si ridefinisce come paladina della sicurezza della frontiera e cerca di mostrare i muscoli contro il suo avversario. Forte del suo passato come procuratrice della California che ha combattuto i cartelli della droga e i trafficanti di esseri umani, come ricorda lo spot pubblicitario lanciato in Arizona e in altri stati 'battleground'. Ma l'argomento più forte è la strumentalizzazione politica della difesa del confine da parte del suo rivale, accusato di aver fatto affondare al Congresso una dura legge bipartisan per rafforzare la sicurezza delle frontiere

«Trump ha capito che avrebbe risolto un problema su cui voleva fare campagna e ha detto ai repubblicani di bocciare la legge che in realtà sarebbe stata una soluzione», ha denunciato Harris, dicendosi a favore di una sua riproposizione se verrà eletta. Nel programma della sua visita incontri con le comunità colpite dall'emergenza migranti e con gli agenti di frontiera, ai quali ha promesso nuove assunzioni. Tra gli impegni anche la lotta al traffico di fentanyl. Kamala è sbarcata in Arizona in un momento favorevole, perché da mesi c'è un calo record degli arrivi per la (controversa) stretta di Biden sull'asilo. Ma la candidata dem propone anche un percorso basato sul merito per dare la cittadinanza ai migranti che si trovano da tempo negli Usa.

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