Un uomo si è introdotto nell’abitazione colpendo cinque persone. Due feriti in gravi condizioni
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Una persona è entrata in casa di un rabbino a Monsey, nello Stato di New York, ed ha accoltellato con un machete cinque persone durante la settima giornata delle celebrazioni di Hannukah, una delle principali festività ebraiche.
I feriti, di cui due sono in condizioni gravi, sono stati trasferiti negli ospedali. Sarebbero tutti ebrei chassidisti.
Secondo alcuni media statunitensi un sospetto sarebbe stato arrestato dalla polizia di New York. L'attacco sarebbe avvenuto intorno alle 22, ora locale.
«Una delle vittime è stata pugnalata almeno sei volte», riferisce il Consiglio degli affari pubblici degli ebrei ortodossi sul proprio account Twitter.
Il sospetto aggressore, che era fuggito in auto, sarebbe stato catturato ad Harlem, secondo quanto riferisce il 'New York Times' citando funzionari di polizia.
«Sono inorridito», «si tratta di un atto spregevole e codardo», ha commentato su Twitter il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo.
«Abbiamo tolleranza zero nei confronti dell'antisemitismo a New York e considereremo l'aggressore responsabile nella misura massima consentita dalla legge. New York sta con la comunità ebraica», ha scritto il governatore. «L'antisemitismo e l'intolleranza sono ripugnanti e abbiamo assolutamente tolleranza zero per questi atti di odio», ha aggiunto Cuomo.
In un tweet il presidente di Israele Reuven Rivlin si è detto «scioccato e indignato per il terribile attacco di New York e preghiamo per i feriti affinché possano rapidamente recuperare. L'antisemitismo non è solo un problema ebraico, e certamente non è solo un problema dello Stato di Israele. Dobbiamo lavorare insieme per affrontare questo male crescente, che è una vera minaccia globale».