Lo scontro

Migranti in Albania, Meloni verso il Cdm: «In Italia si entra solo legalmente». L’Ue: «Norme siano conformi al diritto europeo»

Stasera il Consiglio dei ministri dopo la sentenza del Tribunale di Roma che ha bocciato i centri a Tirana. Il presidente Anm: «Non siamo contro il governo, applichiamo le leggi». Il plauso della premier e di Piantedosi per l'operazione in Calabria

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di Redazione Cronaca
21 ottobre 2024
15:29
Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Resta alto lo scontro tra il governo e le toghe sulla questione Albania e migranti. «Noi non siamo contro il governo, sarebbe assurdo pensare che l'ordine giudiziario, un'istituzione del Paese, sia contro un'istituzione del Paese quale è il potere politico. Non è lo scontro istituzionale quello a cui tendiamo, tendiamo a difendere l'autonomia e l'indipendenza dell'ordine giudiziario», ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.

«Sappiamo - ha poi aggiunto Santalucia parlando ad Agorà su Rai3 della normativa sugli Stati sicuri - che un regolamento dell'Unione europea renderà questa materia più flessibile, ma entrerà in vigore nel 2026. Oggi dobbiamo applicare la direttiva che c'è. Per come lo vedo io, non è uno scontro con la magistratura italiana, ma con le istituzioni europee».


Ue: «Misure italiane siano conformi al diritto europeo»

«Siamo a conoscenza della sentenza in Italia e siamo in contatto con le autorità italiane: al momento non c'è una lista europea sui Paesi terzi sicuri, gli Stati membri hanno liste nazionali, ma è previsto che ci lavoreremo», ha detto una portavoce della Commissione Ue soffermandosi sul caso Albania. Tornando al Protocollo Roma-Tirana la portavoce ha spiegato che «ad essere applicato è il diritto nazionale ma anche standard legati alla protezione internazionale che sono forniti dal diritto Ue. Abbiamo anche detto che tutte queste misure devono essere pienamente conformi con il diritto comunitario e non devono indebolirlo».

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Meloni: «Difenderemo i confini, si entra solo legalmente»

«Il nostro impegno va avanti. Continueremo a lavorare senza sosta per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previsteù. Così la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi. 
Nel pomeriggio di oggi, alle 18, Meloni presiederà il Consiglio dei ministri dove sono attese misure sui migranti, o meglio provvedimenti per 'blindare' l'elenco dei cosiddetti Paesi terzi sicuri.

«È una priorità assoluta combattere chi sfrutta il legittimo desiderio delle persone di trovare condizioni di vita più favorevoli per ingrassare i propri profitti - ha quindi sottolineato la presidente del Consiglio - Il Governo è determinato a smantellare queste reti criminali e a debellare il traffico illegale di esseri umani, che alimenta gli interessi degli schiavisti del Terzo Millennio».

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Poi il ringraziamento alla «Guardia di Finanza di Crotone, lo Scico e la Dda di Catanzaro per la brillante operazione che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di esseri umani e al riciclaggio di denaro».

Piantedosi: «Stop all'ideologia di accoglienza indiscriminata»

«Quanto portato alla luce dall'operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è l'ulteriore testimonianza che il traffico di esseri umani è una piaga di crescente diffusione che va contrastata senza indugi o sottovalutazioni. E rende evidente quanto sia importante superare le posizioni talvolta ideologiche di chi continua a farsi sostenitore di un'accoglienza indiscriminata anche quando questa finisce, di fatto, per favorire i vergognosi interessi di gruppi criminali»: così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi che ha commentato l'operazione che ha consentito di individuare 13 persone, membri di un'organizzazione criminale transnazionale che aveva l'obiettivo di favorire l'ingresso di migranti irregolari sul nostro territorio sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale.

«Il quadro che emerge dalle complesse investigazioni conferma la necessità di proseguire lungo la strada intrapresa da questo Governo per contrastare con ogni mezzo, anche preventivo, i criminali senza scrupoli che si arricchiscono mettendo a repentaglio la vita stessa dei migranti» ha aggiunto il titolare del Viminale, che ha espresso anche alle forze dell'ordine e alla magistratura va il suo «apprezzamento per il costante impegno messo in campo» nel contrasto al traffico degli esseri umani.

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