La cerimonia

Mattarella difende la libertà di stampa: «Ogni atto contro l’informazione è eversivo»

Il Capo dello Stato al discorso del Ventaglio: «Giornalismo essenziale nella vita democratica del Paese». Poi la battuta: «Spero si possa dire ancora sindaca»

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di Redazione Politica
24 luglio 2024
13:27

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato alla cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell'Associazione stampa parlamentare al palazzo del Quirinale di Roma: «Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica», ha detto il Capo dello Stato.

Mattarella ha sottolineato l'importanza del ruolo dei giornalisti: «Il ringraziamento più intenso riguarda il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che - non va mai dimenticato - sono essenziali nella vita democratica».


Un mondo della politica sempre più caratterizzato da un «aspetto inquietante: il diffondersi di una sub cultura che si ispira all'odio. Una violenza che da verbale diventa frequentemente fisica».

«Va sempre rammentato – ha detto Mattarella – che i giornalisti si trovano a esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all'articolo 21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo».

Tra le «preoccupazioni» e gli «interrogativi» che attraversano il mondo dell'informazione, il capo dello Stato cita «anzitutto quello sulla libertà di informazione». «È contesto nel quale avviene il confronto fra le idee e si esercita il diritto a manifestarle e testimoniarle - spiega - alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e realtà. Si affianca, in democrazia, il diritto a essere informati, in maniera corretta. Informazione, cioè, anche come anticorpo contro le adulterazioni della realtà».

«Operare contro le adulterazioni della realtà costituisce una responsabilità, e un dovere, affidati anzitutto ai giornalisti», ha sottolineato Mattarella.

Dopo aver citato alcuni casi di violenza, come l'attentato a Trump, il presidente ha ribadito la condanna di questi atti in cui «esponenti politici di schieramenti avversi sono trasformati in nemici».

Tra i casi citati, l'aggressione a Franziska Giffey, «sindaca di Berlino». «Spero si possa ancora dire», ha detto il Capo dello Stato, riferendosi alla proposta di legge della Lega, poi ritirata, che avrebbe voluto vietare negli atti pubblici il genere femminile.

A proposito di Stati Uniti, a pochi giorni dall'annuncio del ritiro dalla candidatura alle elezioni americane da parte di Joe Biden, Mattarella ha ringraziato il titolare dello Studio Ovale lodando «il suo apprezzato servizio e la sua leadership». Tuttavia, ha continuato, i rapporti di amicizia e collaborazione tra Italia e Stati Uniti non cambieranno in base all'esito delle elezioni: «Nessuno, vorrei presumere, ipotizza di conformare i propri orientamenti a seconda di quanto decidono elettori di altri Paesi», ha detto Mattarella.

 

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