Allerta meteo

Maltempo, il fiume Cornia rompe gli argini nel Livornese: allagamenti e salvataggi

Un uomo si è salvato aggrappandosi ai cartelli stradali a Campiglia Marittima. Sotto osservazione diversi corsi d'acqua in Veneto. A Venezia alzate le paratoie del Mose. Terminata l'allerta arancione in Liguria

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18 ottobre 2024
11:15

Allagamenti e salvataggi da parte dei vigili del fuoco sono avvenuti nel corso della notte nel comune di Campiglia Marittima (Livorno) dove il fiume Cornia, a causa delle intense piogge, ha rotto gli argini sulla sponda opposta a quella del paese: l'acqua ha invaso terreni ma ha interessato anche pure abitazioni. Nella notte era stata anche iniziata l'evacuazione di una rsa da parte dei vigili del fuoco poi rientrata. Il maltempo sta ora concedendo una tregua, ma le scuole resteranno chiuse.

«Le squadre dei Vigili del fuoco di Livorno, Grosseto e Firenze, la protezione civile, la Provincia di Livorno, Avela e la Cri stanno intervenendo nelle situazioni di criticità e pericolo. Si raccomanda di sostare ai piani alti e non spostarsi. Il Comune sta allestendo una struttura di accoglienza in emergenza», ha scritto su Facebook la sindaca Alberta Ticciati. Tra Campiglia, Venturina e Suvereto si segnalano allagamenti di strade, cantine e abitazioni. Nella notte sono caduti complessivamente 172 mm di pioggia, di cui almeno 120 mm in un'ora. A Cafaggio, frazione di Campiglia, un uomo è stato soccorso dopo che la strada su cui camminava si è trasformata in un fiume in piena, riuscendo a salvarsi rimanendo aggrappato ad alcuni cartelli stradali ed è stato trasportato a scopo precauzionale in ospedale a Piombino. Qui è crollato un ponte in via delle Piagge, dove il rio Verdancio ha tracimato invadendo la sede stradale e le abitazioni. Nel comune di Suvereto la protezione civile è intervenuta in località Forni, per aiutare il personale di una casa di riposo a trasferire gli ospiti dal piano terra ai piani alti. Nel frattempo come avverte la sindaca di Venturini Alberta Ticciati, la piena attesa del Cornia è arrivata in queste ore e il fiume è ancora alto.


Il Cornia ha rotto gli argini nella zona degli Affitti e Banditelle. Qui dodici persone che abitano nella zona rimaste isolate sono state soccorse dai vigili del fuoco con i battelli e trasferite nella struttura di accoglienza predisposta dal comune. Le squadre dei Vigili del fuoco di Livorno, Grosseto e Firenze, e i soccorritori di Protezione civile, Provincia di Livorno, Avela e Croce Rossa, sono al lavoro nelle situazioni di criticità e pericolo. Dal comune si raccomanda ancora alla popolazione di sostare ai piani alti e non spostarsi. Le scuole di ogni ordine e grado, le palestre scolastiche, i parchi pubblici, gli impianti sportivi e il cimitero rimarranno chiusi. Dalle 7 di stamattina non piove più e le squadre di emergenza sono al lavoro per verificare i danni alle strutture strade. Nel frattempo il consorzio di bonifica e il genio civile stanno valutando eventuali somme urgenze da attivare vista la rottura degli argini del Cornia e il crollo del ponte sul rio Verdancio. Il nubifragio ha colpito anche la zona di Bolgheri e Castagneto Carducci (Livorno), dove risultano di nuovo allagate le zone dei Mulini di Segalari che erano state già colpite pesantemente dall'alluvione del 23 settembre scorso. La sindaca di Castagneto Sandra Scarpellinifino alle 4 di stanotte è rimasta in piedi a monitorare la situazione insieme alla protezione civile. Con le idrovore sono state svuotate abitazioni nelle quali l'acqua era arrivata al livello del primo piano. «Fossi e torrenti sono al limite - spiega Scarpellini - come nel caso della Fossa di Bolgheri sulla via Bolgherese e purtroppo sono stati vanificati alcuni interventi di sistemazione effettuati dopo il 23».

I vigili del fuoco nella serata di ieri sono stati inoltre impegnati nella provincia di Siena: svolti 60 soccorsi connessi al maltempo, la maggior parte dei quali tra Siena e Sovicille Notte difficile anche in provincia di Bologna, per gli effetti dell'ondata di maltempo. Si sono registrati allagamenti nei territori di Castel di Casio, Porretta Terme, Gaggio Montano, Vergato, in Appennino, e innalzamento dei livelli di Reno, Idice, del Savena e del Navile a Bologna. In città si sono verificati allagamenti di strade e sottopassaggi come quello di via del Triumvirato che porta all'aeroporto Marconi. 

Diversi gli interventi dei vigili del fuoco. Attenzione anche nei comuni della pianura. A causa della piena del fiume Panaro è stato chiuso al transito, a scopo precauzionale, il ponte di Navicello vecchio a Modena lungo la diramazione della strada provinciale 255. In Veneto, il Centro operativo comunale di Vicenza si è riunito nella notte, nella sede del comando della Polizia locale, per monitorare la situazione alla luce delle previsioni dell'ultimo bollettino del Centro funzionale decentrato della Regione, che ha previsto per il bacino idrografico del fiume Bacchiglione lo stato di preallarme (allerta arancione) sia per rischio idraulico sia per quello idrogeologico. Attualmente il corso d'acqua è vicino al livello di guardia di 4.50 metri.

Sotto osservazione, oltre al Bacchiglione, anche il fiume Retrone, i cui livelli sono cresciuti durante la notte. Per i due corsi d'acqua che attraversano il centro storico della città è prevista la piena nelle prime ore del pomeriggio di oggi. A Venezia anche questa mattina si sono alzate le paratoie mobili del Mose, in relazione al maltempo che prosegue da due giorni. Il Centro maree del Comune ha previsto una massima in mare di 120 centimetri e in laguna di 90. In Liguria è terminata alle 8 l'allerta arancione. Scuole aperte a Genova, ma resteranno chiuse in altri comuni del genovesato come Recco e Rapallo. L'allerta resterà gialla fino al pomeriggio sul genovesato, mentre sui bacini grandi del Levante Ligure, da Portofino alla Toscana, terminerà alle 14. Scuole chiuse anche nel savonese. Durante la notte ha piovuto sul genovesato, ma le celle temporalesche non sono state particolarmente intense. Nelle ultime ore, soprattutto nel Ponente ligure, il transito verso Nord-Est della struttura frontale della perturbazione sta generando una fase post-frontale con piogge ancora localmente forti: 43.4mm in un'ora a Pieve di Teco (Imperia), 36.8 mm a Cenesi (Savona). Resta critico lo stato attuale al suolo.

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